Cortina, parlano gli imprenditori della montagna
«La pista da bob è il tassello fondamentale verso il completamento del sogno olimpico»
Gli esercenti impianti a fune di Cortina e gli albergatori di Cortina, da sempre hanno un ruolo nella gestione del territorio e dello sviluppo economico della valle d’Ampezzo.
Una destinazione che vede nel sogno olimpico la possibilità di sviluppi strategici futuri per il territorio e per le discipline sportive stesse.
Non si tratta infatti solo di un’opera olimpica, ma poter ospitare le gare di bob, skeleton e slittino significa poter ridare slancio ad una disciplina che da sempre trova a Cortina d’Ampezzo una dimora, le cui radici arrivano da lontano.
Non a caso la precedente pista da bob era intitolata ad Eugenio Monti, uno degli atleti più medagliati della storia nel bob con 9 medaglie d’oro ai campionati mondiali e 6 medaglie olimpiche.
Ma il rosso volante passò alla storia per essere stato il primo atleta a ricevere la medaglia Pierre de Coubertin, nota anche come «medaglia del vero spirito sportivo», attribuita dal Comitato Internazionale per il Fair Play.
Questa è la storia di un atleta, di uno sport, di una disciplina che è cresciuta negli anni anche grazie alla presenza di un’infrastruttura come la pista da Bob olimpica di Cortina collocata in un contesto, dove gli sport invernali sono da sempre il cuore pulsante della comunità.
Gli atleti, le discipline, l’entusiasmo e la passione nascono e crescono infatti dove ci sono le infrastrutture e un Paese che crede nello sport.
«Non possiamo che essere soddisfatti dell’ottimo lavoro che Simico fin qui ha svolto ed augurare alla società Pizzarotti, aggiudicatrice dell’opera un buon lavoro, – dichiara Marco Zardini Presidente del Consorzio Impianti a Fune di Cortina, Auronzo, Misurina e San Vito di Cadore. – Non possiamo oggi non guardare al sogno olimpico italiano, dove la realizzazione del bob va a completare il tassello mancante di quel sogno olimpico per il quale Cortina, Milano, il Veneto, la Lombardia, l’Italia hanno esultato.
«Quel sogno insieme oggi possiamo e dobbiamo realizzarlo senza timore alcuno.»