Francalanci e Soraperra de la Zoch al Museo Ladino di Fassa
Venerdì 15 marzo l'Istituto Culturale Ladino accoglierà Ernesto Francalanci per visionare in anteprima le nuove opere di Soraperra
Un’occasione per la Val di Fassa di confrontarsi con una realtà artistica nuova, aperta e alternativa, e con un prestigioso esponente della critica d'arte, inserendo le opere dell’artista Claus Soraperra de la Zoch e la mission del Museo Ladino di San Giovanni di Fassa in un contesto di ampio respiro, aprendo la via a un rilancio degli artisti fassani contemporanei a cui la «Majon di Fascegn» sta lavorando.
È questo lo spirito con il quale l'Istituto Culturale Ladino accoglierà domani Ernesto Francalanci, storico e critico dell'arte di fama internazionale, in visita in Val di Fassa per visionare in anteprima le nuove opere di Soraperra.
La visita è finalizzata all'organizzazione di un'azione artistica voluta dall’artista fassano in sinergia con il Museo Ladino di Fassa. La performance, che si preannuncia del tutto originale e suggestiva, ha l’obiettivo di denunciare il deterioramento della cultura ladina e dei valori che la contraddistinguono e porta un titolo quanto mai provocatorio, «Uteres», che a seconda dell'accento (utère o ùtere) in ladino richiamano un doppio significato: «altare» o «utero».
Mentre si attende l'intervento artistico previsto per fine maggio 2024 presso lo stesso Museo Ladino, la presenza di Ernesto Francalanci, che analizzerà l’azione pittorica di Soraperra cercando di inquadrarla in un contesto contemporaneo attraverso la sua critica provocatoria e coinvolgente, ma sempre costruttiva, come emerge dai suoi numerosissimi saggi e pubblicazioni, sarà un modo per riflettere sulla cultura ladina, sul concetto di tradizione e su quanto questi elementi siano ancora vivi, sentiti e percepiti dai ladini stessi.
Ernesto L. Francalanci ha insegnato alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Padova e alla Californian University; docente di Storia dell’arte e direttore del Dipartimento di Storia, Critica e Teoria del Contemporaneo all’Accademia di Belle Arti di Venezia, ha insegnato anche alla Facoltà di Architettura di Trieste e a quella di Design e arti della IUAV a Venezia; autore di testi di Storia dell’arte per i licei e le università per l'Istituto Geografico De Agostini e per Zanichelli e di numerosi saggi di storia, di critica d’arte e di estetica, ha collaborato con l'Istituto dell’Enciclopedia italiana.