Nuoto di fondo: World Series, Paltrinieri grande terzo a Doha
La prima delle azzurre e quinta nella classifica generale è la campionessa europea a Hoorn Rachele Bruni a poco meno di tre secondi di ritardo dalla brasiliana
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La prima tappa delle World Series di nuoto in acque libere a Katara Beach (Doha) Paltrinieri regala un podio all'Italia.
Condizioni proibitive col vento che sfiora i 50 chilometri orari ma gli azzurri sono protagonisti grazie a Gregorio Paltrinieri che si prende il terzo posto, con una strepitosa rimonta negli ultimi cinquecento metri, considerando che all'inizio dell'ultimo giro viaggiava intorno alla decima posizione.
Il campione olimpico, bimondiale e trieuropeo dei 1.500 stile libero in lunga e oro iridato negli 800 a Gwangju 2019 - tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto, seguito dal tecnico federale Fabrizio Antonelli - tocca in 1h52'07''9, preceduto dal francese Marc-Antoine Olivier che stacca il gruppo a due chilometri dalla fine e vince in 1h52'02''4 e dal fuoriclasse ungherese Kristof Rasovszky in 1h52'05''5.
Alle spalle di SuperGreg, c'è Mario Sanzullo (Fiamme Oro/CC Napoli) quarto in 1h52'14''2.
«Sono contento del terzo posto, – commenta l'azzurro allenato da Fabrizio Antonelli. – Un medaglia in coppa del mondo è sempre bella da conquistare.
«È stata una gara difficile: c'era un vento pazzesco, corrente forte e condizioni non ottimali anche per le mie caratteristiche.
«Sono riuscito a stare davanti abbastanza, poi verso la fine c'è stata bagarre generale e sono rimasto indietro.
«Quelli che mi sono arrivati davanti sono Olivier e Rasovszky, i due più forti e che hanno vinto molto nelle acque libere internazionali. Chiudere terzo questa gara ci può stare.»
Nei diecimila femminili arrivo in gruppo, con dieci atlete in una manciata di secondi.
Vince la brasiliana Ana Marcela Cunha, 29 anni il prossimo 23 marzo, campionessa del mondo in Corea dei 5 e 25 chilometri e vincitrice del circuito nel 2018, che al traguardo chiude in 2h 01'30"3.
Seconda la francese Oceanne Cassignol, oro iridato nei 5.000 a squadre a Budapest 2017, in 2h 01'30"8 e terza la tedesca Lea Boy in 2h 01'31"9.
La prima delle azzurre e quinta nella classifica generale è la campionessa europea a Hoorn e vice campionessa olimpica a Rio 2016, bronzo nei 10.000 e argento nei 5.000 mixed di Gwuangiu 2019 e vincitrice del circuito nel 2019, Rachele Bruni con il tempo di 2h 01'33"2 (poco meno di tre secondi di ritardo dalla brasiliana).