Ricordo dell’artista Alberto Biasi scomparso sabato scorso

Il Sindaco di Avio Ivano Fracchetti e l’assessore alla cultura Salvetti Marino ricordano l’artista

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Il Sindaco Ivano Fracchetti e l’assessore alla cultura Salvetti Marino ricordano l’artista Alberto Biasi, scomparso sabato.
Lo scorso anno donò al Comune di Avio 34 opere che l’amministrazione comunale collocò presso il Municipio e la Casa del Vicario realizzando una nuova gipsoteca a fianco dell’attuale Atiquarium comunale. Per le sue creazioni desiderava «visibilità comunitaria».
La scomparsa di Alberto Biasi, morto a 90 anni ha lasciato un grande vuoto e il Comune di Avio lo ricorda perché aveva donato lo scorso anno 34 opere d’arte, nello specifico venticinque sculture e nove opere pittoriche, realizzate nel corso della sua lunga e considerevole attività di pittore e scultore, che l’amministrazione comunale collocò presso il Municipio e la Casa del Vicario realizzando una nuova gipsoteca a fianco dell’attuale Atiquarium comunale. Opere contraddistinte da apparente semplicità compositiva ma che risultano ricercate nel lavoro e completano in termini di totale saturazione materica e cromatica lo spazio disponibile.
 

 
Il Sindaco Ivano Fracchetti esprime un affettuosa gratitudine all’artista Alberto Biasi, non solo per aver con i sui dipinti arricchito l’ingresso del Municipio e contribuito a realizzare una mostra permanente presso la Casa del Vicario, ideata con il dichiarato intento di coniugare esigenze di valorizzazione della storia locale e la promozione dell’arte offrendo ai visitatori animati da curiosità e fantasia interpretativa una esperienza estetica unica, ma soprattutto per aver avuto l’onere di conoscere un uomo che grazie alla sua inesauribile generosità ha offerto il meglio della sua produzione ad amministratori sensibili che hanno colto l'occasione per collocare le sue opere, garantendo inediti percorsi culturali ed eclettici momenti di riflessione per gli attenti visitatori dei nostri municipi e spazi pubblici.


 
L’assessore alla Cultura Salvetti Marino, lo ricorda con affetto e con stima: «Da artista civile qual era, sempre interessato alla definizione di nuove ricerche spaziali anche attraverso la lavorazione di molteplici materiali (legno, gesso, cemento armato, ferro, pietra, acciaio inossidabile, terracotta, etc.) per preservarne integralmente la sua libertà creativa, volle che le sue creazioni diventassero patrimonio della comunità aviense e fossero allocate nell'ambito di spazi pubblici dando così la possibilità di fruire di una bellezza indiscussa che ciascun visitatore potrà cogliere ed apprezzare. - Rimarrà in me scolpito il ricordo di un uomo essenziale, sincero, modesto e straordinariamente generoso – Grazie Alberto».