Il nuovo libro di Luca Giunti: «Le conseguenze del ritorno»
Sottotitolo: «Storie, ricerche, pericoli e immaginario del lupo in Italia»
Titolo: Le conseguenze del ritorno. Storie, ricerche, pericoli
e immaginario del lupo in Italia
Autore: Luca Giunti
Editore: Edizioni Alegre, 2021
Pagine: 176, Brossura
Prezzo di copertina: € 14,25
Descrizione
Ritornano. Scendono dai monti, si spostano col buio, appaiono inattesi al limite dei campi e negli hinterland delle grandi città.
È un eufemismo dire che i lupi si erano «quasi estinti». Li avevamo sterminati. A fucilate, con le tagliole, coi bocconi avvelenati.
È accaduto più o meno cent'anni fa. All'epoca le nostre «aree interne», sull'arco alpino e lungo la dorsale appenninica, erano ancora abitate.
Nella seconda metà del Novecento si sono gradualmente spopolate. A partire dagli anni Ottanta, dalle minuscole e inaccessibili enclave dove si erano rintanati, i pochi lupi superstiti hanno ricominciato a guardarsi intorno.
E a camminare. E a macinare chilometri. Sempre più chilometri. Decine di chilometri nel corso di una sola notte.
È stato così che il lupo ha ripopolato le nostre montagne, ed è ormai avvistato anche in pianura.
Durante il «lockdown» del 2020 ha colto l'occasione per spingersi dove non avremmo mai immaginato, poco fuori le nostre città e a volte addirittura dentro.
Come stiamo rispondendo a questa riapparizione, a quest'antica e rinnovata presenza?
Siamo indecisi tra fascinazione e inquietudine.
Il lupo è come un reduce che torna da una guerra di cui ci eravamo scordati. Riporta a galla memorie culturali, ci accende lampi nella mente.
Luca Giunti è un grande esperto di lupi. Da anni ne studia spostamenti e comportamenti, cataloga le storie e leggende che li riguardano, e come un antropologo studia le reazioni di noi umani di fronte alla loro ricomparsa.
In «Le conseguenze del ritorno» confluiscono anni di perlustrazioni, riflessioni e incontri, in un trascinante ibrido di divulgazione scientifica, riflessioni sul posto del lupo nella nostra cultura, ricordi ed esperienze personali, curiosità e riflessioni politiche. Perché quella dei lupi è anche una questione politica. I lupi hanno sempre abitato la nostra penisola.
Sono stati costretti ad assentarsi per sessant'anni, un periodo breve nelle dinamiche naturali. La vita non ama i vuoti, li riempie.
Lasciato libero spazio al lupo, il lupo si è allargato. E dove torna solleva sempre gli stessi problemi: provoca danni e suscita paure.
I danni sono concreti e attuali, le paure molto meno. Ma le affrontiamo con pensieri medioevali.