Storia della celadonite scavata in Val Aviana sul Monte Baldo
Se ne parlerà sabato 16 febbraio ore 17.00 in Biblioteca comunale. Ingresso libero
Domenico Andreolli (Brentonico 1903-1997) ultimo mineralista, fino al 1947, di Brentonico
Foto da "Brentonico immagini di ieri", SAT Brentonico, 1998.
Si parlerà di miniere del Monte Baldo e di vita in miniera ne «Gli Oracoli del Sabato» di sabato 16 febbraio 2019 nella Biblioteca comunale di Brentonico alle ore 17.00.
Il titolo dell’appuntamento è «Storia della celadonite (Terra Verde) scavata in Val Aviana sul Monte Baldo».
Relatore sarà Franco Ottaviani, farmacista di Brentonico e grande appassionato ed esperto del settore.
Per la sua bellezza cromatica la celadonite o «Terra Verde del Monte Baldo» divenne il canone di questo pigmento molto usato in pittura soprattutto in affresco, al punto tale che ancora oggi è citata nei cataloghi come «Verde di Verona» o «Verde di Brentonico».
Tra i molti grandi artisti che anche ne fecero uso è particolarmente documentato quello di Caravaggio.
Con alterne vicende a partire dal Cinquecento ne furono estratte nelle miniere montane del Trett e dei Pianeti di Val Aviana sul Monte Baldo ingenti quantitativi che furono commerciati in Italia, in Europa e in America.
Le miniere di «Terra Verde del Monte Baldo» fecero la fortuna economica delle stirpi degli Eccheli fino al Settecento e poi dei Baisi fino ai primi del Novecento.
Nel corso dell'incontro si metterà a fuoco soprattutto l'organizzazione umana, lo stile di vita ed i metodi di lavoro dei mineralisti, ricostruiti sulla scorta di una intervista a Domenico Andreolli, ultimo cavatore, fino al 1947, di «Terra Verde» della Val Aviana.
Nella Biblioteca comunale saranno anche esposti pezzi del minerale originario e sacchetti del prodotto raffinato pronto all’uso.
Ingresso libero e gratuito.