Il 6 maggio «Europa, territorio per la Pace e Utopia necessaria»

Ecco come sarà promossa dal Comune di Rovereto la giornata dedicata all'Europa

È tutta colpa dell'euro o dell'Europa?
I nuovi muri e le piccole patrie infrangono il mito dell'Europa come casa comune?
E a proposito di miti: se quello di Europa è nato nel nostro mare, che ne è stato della democrazia compiuta nel passaggio da Pericle... a Juncker?
E Lady Pesc: è un sogno o serve davvero alla difesa europea?
Sono alcune delle provocazioni che la giornata dedicata all'Europa promossa dal Comune di Rovereto in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento in programma il 6 maggio 2017 a Rovereto porta con sé.
 
L'evento dal titolo «Europa, territorio per la Pace e Utopia necessaria» sarà coordinato dalla giornalista Anna Maria Giordano conduttrice di Radio 3 Mondo e prevede una full immersion nelle questioni cruciali dell'Europa e nelle intenzioni non vuole affatto produrre relazioni accademiche, ma un confronto concreto su problemi reali che vanno dalla mancanza di una linea di politica estera efficace per un mondo sempre più complesso e contrassegnato da conflitti, alla diffusa percezione che a causare l'euro-scetticismo sia solo colpa dell'euro.
L'evento è aperto e libero a tutta la cittadinanza e vuole fornire un contributo costruttivo per ragionare di Europa a partire da quelle questioni che ogni giorno si prestano a strumentali polemiche politiche e chiedono una cittadinanza adulta e preparata a comprenderne le reali motivazioni.
 
Sono tre le sessioni nell'arco della giornata: quella mattutina (a partire dalle 11 a Teatro Zandonai) è particolarmente indicata al pubblico delle scuole superiori perché si sonda l'Europa compiendo un viaggio ideale lungo i nuovi muri.
A parlarne sarà Roberta Petrillo, dell'Università la Sapienza di Roma.
Si tenterà anche di vedere se è possibile oggi parlare di Europa in modo nuovo.
A tal proposito l'Osservatorio Balcani Caucaso e Transeuropa ha lanciato di recente un progetto che mette in rete importati testate giornalistiche europee per smontare anche le false narrazioni sull'Europa che ne hanno in qualche modo falsato la percezione.
Ne parlerà Chiara Sighele che è tra le autrici del progetto di data-journalism. La sessione mattutina sarà introdotta dal sindaco Francesco Valduga e dall'assessore alla Pace e Cooperazione allo Sviluppo Sara Ferrari.
 
Nella seconda sessione, nel pomeriggio (dalle 15.30 in poi a Palazzo Del Bene, sala conferenze di Fondazione Caritro) si parla di due temi cruciali: la difesa comune e le questioni culturali e religiose.
Nicoletta Pirozzi, responsabile Area Europa dell'Istituto per gli Affari Internazionali (presieduto dal trentino Gianni Bonvicini), sarà pungolata dalle domande di Anna Maria Giordano su Lady Pesc: è un sogno oppure una difesa comune europea è obiettivo realistico per questa Europa?
 
A seguire alle 17.30 un tema cruciale: «Fedi e religioni, armi improprie». A parlarne sarà la teologa Sharzad Houshmand Zadeh docente alla Pontificia Università Gregoriana.
Quindi la sessione serale con due succulenti incontri: anzitutto l'economista e storico francese Thierry Vissol che alle 20,30 sarà intervistato dalla giornalista di Radio 3 Mondo su un tema altrettanto cruciale: «È tutta colpa dell'Europa o dell'Euro?».
A seguire la lectio magistralis - a chiusura della giornata - con l'illustre grecista e filologo classico Luciano Canfora con una provocazione a metà tra storia e cronaca: «Dalla nascita del mito d'Europa alla democrazia compiuta di Pericle e da Pericle... a Juncker.»
(Per l'evento serale a Teatro Zandonai è consigliabile la prenotazione: 0464-452256).
 
Il Comune di Rovereto, promotore dell'incontro, spera che questa riflessione aiuti a ragionare a mente libera dai pregiudizi che spesso circondano l'Europa che resta pur sempre un territorio nato per conservare la Pace.
I foglietti di carta intrisi di idealismo del Manifesto di Altiero Spinelli salpavano da Ventotene più di 75 anni fa, mentre 60 anni fa a Roma i Trattati istitutivi della prima forma di Comunità Europea davano uno straordinario sbocco storico a quel messaggio che nasceva dalle macerie della guerra.
Da allora il progetto europeo ha fatto tanta strada, più o meno impervia, e oggi viene scosso paurosamente da minacce che potrebbero distruggerlo: terrorismo globale, inadeguatezza di fronte alla questione dei migranti, secessionismi e populismi, pericolosi cedimenti sul fronte comune per eccellenza, quello dei diritti umani.
 
«Ci vogliamo confrontare se non siano proprio i fatti e la storia a ridare slancio a quel manifesto e se l’utopia dell’Europa non sia oggi l’unica prospettiva realistica per la pace» spiega il Sindaco Francesco Valduga che aggiunge come l'evento dia attuazione anche a un obbligo fissato dalla legge del 2006 che istituisce la «Città della Pace» e che fissa all'articolo 3 le modalità per esserlo, ovvero l'organizzazione di un evento annuale che contribuisca a crescere la cultura della pace.
E la Pace è il frutto di una comunità coesa e consapevole che nei valori della unità, sussidiarietà e condivisione si riconosce e crede.
«Questo evento – anticipa Valduga – è dunque il punto di partenza di un programma che porteremo avanti anche nei prossimi anni.»