Frei Betto a Merano: «Il mio lamento per il Brasile»
All'indomani del voto che ha portato al potere la destra di Bolsonero, parla uno degli uomini-simbolo della società e della chiesa brasiliane da ieri in Italia
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In un momento caotico e difficile per il Brasile e all'indomani del voto che ha portato al potere l'estrema destra di Jair Bolsonaro (mentre l'ex presidente e leader del Partito dei lavoratori Ignazio Lula da Silva p in carcere), sarà a Merano uno dei grandi protagonisti e un testimone del paese carioca, uno degli uomini-simbolo della storia e della resistenza del popolo brasiliano alla dittatura.
Su iniziativa di Human Rights International e Rete Radié Resch, mercoledì 31 ottobre alle ore 20 nella chiesa delle dame inglesi di Merano in piazza della Rena parlerà Frei Betto che subito dopo aver votato è venuto in Italia per una serie di incontri in varie città compresa Merano.
Teologo della liberazione, frate domenicano, Betto visse come protagonista una delle pagine più oscure del continente: l'arresto e le torture pesantissime che un gruppo di domenicani dovette subire durante gli anni violenti della dittatura nel 1968.
Insieme a Frei Tito de Alencar Lima, il leader di quella comunità di frati (suicida in un convento di Lione dopo aver subito torture che hanno ferito irrimediabilmente il suo spirito), Betto venne incarcerato nelle prigioni di San Paolo a cavallo fra il Sessanta e il Settanta.
Quando venne liberato scrisse alcuni libri che sono diventati oramai dei classici della storia brasiliana come «Battesimo di sangue» e «Dai sotterranei della storia».
In questi libri Betto ha ricostruito la vicenda dei frati domenicani, oppositori politici, incarcerati e torturati con scariche elettriche e percosse in tutto il corpo.
Da allora Betto è considerato uno dei più importanti testimoni di un'epoca, tanto che venne pure nominato con le funzioni di «ministro» nel primo governo Lula e responsabile del progetto «Fome zero».
Ma egli è considerato pure uno dei teologi di punta della teologia della liberazione latinoamericana oltre che scrittore di successo con libri che hanno ottenuto premi e riconoscimenti internazionali.
Modera l'incontro il giornalista di Trento Fulvio Gardumi.