Nuova BMW serie 3 – Di Antonio Peca
Cambia l'abito ma non la sostanza, ovvero il... piacere di guida
Cari lettori in questo numero della rubbrica vi presento la nuova BMW serie 3 con cui ho avuta la fortuna di passare un pomeriggio in giro per le strade di Trento e dintorni, cercando di carpire pregi e difetti di questa nuova creazione della casa Bavarese.
Il modella avuto in prova è una 320d equipaggiata con un 2 litri turbo diesel da ben 184 cv coadiuvato dal cambio automatico sport a 8 rapporti con tanto di paddles al volante.
Al primo sguardo si nota subito qualche centimentro in più rispetto alla vecchia serie 3, il frontale è stato complemtamente ridisegnato ora più aggressivo con fari a «mandorla» rivista anche la coda.
All’ interno invece lo spazio non manca benchè non sia nemmeno eccessivo.
A bordo della serie 3 si viaggia coccolati ma in un ambiente con tendenze molto sportive.
I sedili anteriori sono avvolgenti e trattengono bene il corpo in curva senza rinunciare al confort però, dietro lo spazio è sufficiente e il divano ben imbottito rende piacevolo la permanenza a bordo.
Come molte BMW di questi anni sulla console centrale è presente il «manopolone» per navigare nel computer di bordo nonchè navigatore satellitare.
Gli interni sono curati e a bordo si respira un aria «familiare» anche se è la prima volta che si sale su quell’ auto e non si può far a meno di notare il perfetto connubbio tra eleganza e sportività, come solo la casa bavarese sa fare.
Altra cosa che colpisce è la cura con cui sono stati realizzati gli interni, i materiali come la pelle dei sedili o le cuciture del volante sono di altissima qualità.
Ma su strada come si comporta? Adesso viene il bello.
Dopo averla guidata per circa dieci minuti la prima cosa che mi è venuta in mente, è che la nuova serie 3 è intuitiva.
Al volante si ci sente a proprio agio come quando guidate la stessa auto da anni. Il motore è sempre pronto anche a bassi regimi, merito del turbo doppio stadio e spinge fino quasi al limitatore senza incertezze.
I sorpassi sono fulminei e anche con le marce alte la ripresa non tarda ad arrivare. Usando la modalità di guida sport la spinta diventa «cattiva».
Il cambio automatico usato in modalità automatica cambia in un giusto range di giri anche per i consumi ad è reattivo anche in caso di sorpasso, infatti non appena si schiaccia l’acceleratore più a fondo del normale subito scala una marcia per permettere una ripresa migliore.
Usandolo invece in modalità manuale sequenziale si assapora il piacere della guida vera e propria con cambi ovattati e veloci, se poi volete divertirvi ci sono i paddle al volante.
La tenuta di strada e sicura e anche esagerando con l’accelleratore la macchina non si scompone mai e segue sempre la troiettoria da voi impostata.
L’abitacolo è ben insonorizzato e anche alle velocità autostradali non si sentono fruscii o altri rumori.
Molto interessante il sistema che proietta sotto il parabrezza la velocità e i cartelli stradali che si incontrano in modo che chi guida non devo distogliere lo sguardo dalla strada nemmeno per un istante.
Ma i consumi? Beh per essere un due litri da 184 cv e considerata la stazza della vettura non proprio da city car possiamo definirla parsimoniosa, infatti anche usando molto l’accellertore i consumi si mantengono non eccessivi.
Qualcuno allora avrà da obbiettare che quest’ auto non ha difetti.
Beh se non fosse per il prezzo posso assicurarvi che di difetti non ne ha.
Il prezzo base per la 320d sport line è di 39.050 euro e con qualche accessorio si fa presto a superare i 45.000 euro, ma per chi può spendere una tale cifra posso assicurare che li vale tutti fino all’ultimo centesimo di euro.
Come giudizio finale definirei la nuova serie 3 un ottimo prodotto, brava BMW.
Ringrazio per la gentile collaborazione la concessionaria ufficiale BMW ACTIVA di Trento per avermi permesso di provare questo gioiello.
Antonio Peca
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