Libano: summit interconfessionale grazie ai Caschi Blu Italiani

Leader religiosi del Libano del sud insieme a Shama per la cooperazione

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Oggi a Shama, sede del quartier generale del Sector West di UNIFIL e del Contingente italiano in Libano, si è tenuto un summit interconfessionale che ha coinvolto le maggiori autorità religiose presenti nel sud del Libano.
Hanno aderito all’iniziativa italiana il Muftì sciita di Tiro, Hassan Abdullah, il Muftì sunnita, Medrar Al Habbal, l’arcivescovo greco cattolico, Michael Antoine Nakhle Abrass, e l’arcivescovo maronita, Nabil El Hage, che in un clima sereno e cordiale hanno affrontato svariati argomenti convenendo tutti sull’importanza del dialogo e della convivenza pacifica tra i diversi culti.
 
L’incontro interreligioso, presieduto dal Comandante del Settore Ovest e del Contingente Nazionale, generale Ugo Cillo, ha sottolineato l’attenzione dei caschi blu italiani nei confronti di tutte le confessioni religiose presenti nell’area di responsabilità e confermato l’impegno a supporto della popolazione così come sancito dalla Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Le autorità intervenute hanno rivolto apprezzamento e gratitudine ai caschi blu italiani, per il contributo fornito al mantenimento della stabilità e della sicurezza.
L’attuale missione in Libano è affidata alla Brigata di cavalleria «Pozzuolo del Friuli» al suo quinto mandato nella Terra dei cedri.