L’autonomia del Trentino oggi – Di Mauro Marcantoni – 42

Considerazioni conclusive

Il Trentino di oggi è fortemente impegnato nel cruciale passaggio da un «non più», di cui si avverte ancora l’alone, e un «non ancora» che stenta a prendere forma. 
Le ragioni di questo passaggio sono molte e di natura diversa, in gran parte laterali all’avvicendarsi delle leadership politiche.
Sullo sfondo vi sono innanzitutto i mutamenti epocali che hanno sconvolto il mondo.

Pensiamo a come si sono trasformati gli equilibri, o per meglio dire i disequilibri, internazionali, con i relativi dissesti politici ed economico-sociali e con i relativi drammi umani, in primo luogo l’immigrazione con le sue sofferenze e le sue speranze.
Oppure alla crisi dirompente di quella che sembrava una conquista indiscutibile: una Europa sempre più credibile e unita.
Il tutto immerso e confuso in quel fenomeno dirompente e pervasivo che è la globalizzazione, a partire dagli effetti fantastici e ad un tempo terribili di internet e della rete, e dall’incontrastabile egemonia della finanza, con le sue storture e le sue fragilità. 
 
Grandi mutamenti epocali che fanno dell’appena ieri – nel linguaggio delle epoche cinquant’anni non sono neppure un battito di ciglia – il ricordo di un altro mondo.
A tutto questo si aggiungono tre mutamenti, altrettanto profondi anche se fortunatamente meno traumatici, che hanno investito e trasformato la fisionomia del Trentino, in particolare la sua economia, le sue istituzioni, la sua cultura collettiva.

Rielaborazione giornalistica dei contenuti del volume di Mauro Marcantoni STORIA, della Collana Abitare l’Autonomia - IASA Edizioni, Trento.