Altro passo avanti verso Metroland: aggiunte due stazioni
>Aggiunte le fermate di Comano e Cembra. - La prima >tratta in cantiere sarà la Rovereto-Arco, seguita da >Trento-Pergine. - Costo finale: 4.800 milioni
Era il luglio 2007, quando abbiamo
pubblicato una prima serie di articoli per presentare il progetto
«Metroland», termine familiare per indicare il la «Rete Ferroviaria
Diffusa» presentata alla stampa dalla Provincia autonoma di
Trento».
Le informazioni di allora sono tuttora reperibili nella pagina
intitolata appunto Metroland, dove
sono andati a dimora anche gli articoli successivi alla
presentazione di tre anni fa.
Le linee metropolitane serviranno per consentire ai Trentini di
raggiungere il capoluogo entro il tempo massimo di 30 minuti
(tratta Trento-Primiero) e questo sarà il maggiore impulso contro
l'abbandono delle periferie.
Le tratte saranno la Trento-Rovereto-Arco-Comano-Tione (
Linea Azzurra ), Trento-Mezzocorona-Cles-Malé (
Linea Gialla ), Trento-Cembra-Fiemme-Primiero (
Linea Bianca ), Pergine-Borgo ( Linea
Verde ).
Nel complesso, la Rete ferroviaria del Trentino avrà uno sviluppo
complessivo di circa 170 km, con uno estensione in lotti funzionali
di circa 216 km.
Ogni stazione sarà uno snodo intermodale e pertanto non ci saranno
più pullman a lunga percorrenza, ma solo collegamenti locali dalla
stazione alle destinazioni minori.
Tutte le tratte saranno scavate nella montagna, ottenendo così
molti vantaggi. Il primo è che la Provincia non dovrà acquistare
alcun terreno (costo che incide quasi per la metà di una ferrovia).
Il secondo è che nessuno dovrà perdere un solo metro quadro per far
posto ai binari. Il terzo è che le linee saranno diritte e quindi
più corte.
Per contro, ci sarà lo svantaggio di dover in qualche modo smaltire
il materiale di riporto degli scavi.
Cliccare la cartina per vedere i
dettagli.
Ieri, nel corso della conferenza stampa del venerdì, Presidente e
Vicepresidente della Provincia, Dellai e Pacher, hanno annunciato
alla stampa di aver fatto un nuovo passo avanti sulla strada di
Metroland.
«Vista la complessità e la grandezza del progetto - ha precisato
Pacher - si procede per approssimazioni successive. Oggi per
esempio, abbiamo approvato due variazioni abbastanza importanti,
cioè l'inserimento della stazione a Comano nella tratta Arco-Tione
e con ogni probabilità verrà inserita anche Cembra nel tratto che
porterà in val di Fiemme.»
La spesa prevista in vent'anni di lavori è, al valore attuale, di
4.800 milioni di euro.
Adesso gli uffici della Provincia sono stati incaricati a
progettare un tratto esecutivo sulle nuove decisioni.
Dato che è previsto che occorrano 20 anni per realizzare l'intera
rete, abbiamo chiesto se è stato dato un ordine di priorità nella
loro costruzione.
«Certamente la prima tratta che vedrà l'inizio dei lavori sarà la
Rovereto-Arco. - Ci ha risposto Pacher. - Di uguale importanza c'è
la tratta Trento Pergine.»
Si è ipotizzato una scaletta di tempi?
«Sì, dal momento in cui partiranno i lavori per la Rovereto-Arco, -
ha risposto Pacher - ci vorranno all'incirca tre anni.»
«Desidero fare una precisazione - ha detto invece Dellai. - In
questi giorni è uscita in televisione un'intervista fatta a un
professione universitario, il quale non ha avuto problemi a fornire
dati del tutto infondati e lontani dalla realtà. Smentisco che a
fine progetto ci si trovi di fronte a una spesa annua di gestione
di 400 milioni. Oggi come oggi la Provincia sostiene una spesa di
100 milioni circa per trasporti pubblici tra ferrovia e gomma. Con
la nuova rete metropolitana abbiamo calcolato che, ai valori di
oggi, l'aumento della spesa sarà di 40 milioni annui. Da 100 si
passerà a 140.»
«Inoltre - ha aggiunto il Presidente - oggi è stato precisato che i
collegamenti metropolitani serviranno anche per i turisti. Non
sappiamo che modalità di trasporto ci sarà da qui a vent'anni, ma
riteniamo che un collegamento valle-montagna potrà assumere un
vantaggio strategico per la popolazione turistica»^
Abbiamo chiesto al Presidente se si è pensato che cosa fare del
materiale di scarto estratto dalle perforazioni.
Secondo i nostri calcoli, fatti moltiplicando l'area circolare di
ogni galleria per i chilometri di sviluppo, che si produrrà una
quantità pari alle dimensioni del Doss Trento.
«Cercheremo di vendere la roccia di scavo alle società che la
trasformano in materiale per l'edilizia.» - Ci ha risposto.
Ovviamente la roccia inutile dovrà essere smaltita, ma se solo le
due voci dovessero pareggiarsi, sarebbe comunque un ottimo
affare.
Infine abbiamo chiesto all'ing. De Col due dati sulla galleria che
da Rovereto porterà ad Arco, dato che dovrebbe essere la prima a
vedere la luce.
Non teme che si possano presentare dei problemi di natura
geologica?
«Nello scavo di una galleria è sempre possibile che si presentino
problemi non prevedibili. Ma vedremo di superarli.»
Che pendenza ci sarà?
«Il dislivello è di circa 100 metri, - ci ha risposto, - per una
decina di km. La pendenza è dunque minima: l'uno per mille.»