«L’aria che respiriamo - Saggio aggiornato sull’ambiente»

Scienza e solidarietà al Grand Hotel Trento dove dottor Vincenzo Iannuzzi ha presentato il suo ultimo lavoro

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Il Grand Hotel Trento è stato il luogo dove il dottor Vincenzo Iannuzzi, già autore di numerose e pluripremiate pubblicazioni scientifiche, ha presentato il 23 febbraio il suo ultimo lavoro, «Aria che respiriamo - saggio aggiornato sull’ambiente».
Non è questo il mio primo incontro con gli scritti di Iannuzzi, eppure questo libro di grande formato, impreziosito da una splendida foto in copertina che mostra il globo terrestre immerso nell’oscurità tagliata dal sole, pur rimanendo un testo scientifico, ha una leggerezza speciale, che non diventa banalità, ma consente a chiunque, anche a giovani studenti, di seguire un discorso tanto complesso quanto affascinante.
 
L’autore ha presentato la sua creatura con il sostegno di magnifiche slides a un pubblico folto e interessato, certamente curioso di apprendere tutto quanto è stato studiato attentamente e descritto con un linguaggio accessibile. Il fatto poi che la trattazione arrivi a parlare anche di COP Dubai 2023 rende questo testo straordinariamente attuale.
L’incontro è stato organizzato dall’Associazione «Mafalda Donne Trento» la cui Presidente, Ilda Salerno, ha accolto amici, conoscenti, studiosi, personalità della cultura con il suo garbo consueto, mentre Enzo Passaro ha presentato l’autore-relatore e ha condotto la serata.
 

 
I temi trattati in questa pubblicazione sono tanti, dall’atmosfera al clima all’inquinamento, dai comportamenti non sempre corretti delle persone all’effetto serra e alle spese per armamenti, senza trascurare eventi come la tempesta Vaia, gli incendi dell’Amazzonia e le recenti alluvioni nell’Italia centrale.
Le guerre che si combattono alle porte dell’Europa, la necessità sempre maggiore di energia, la mancanza di accordi fra gli Stati sull’uso dell’aria, il tema dei rifiuti e il loro smaltimento sono i problemi che attanagliano il mondo.
 
Iannuzzi insiste sul costo zero dell’aria e sulle energie rinnovabili, cita il Portogallo, l’Islanda e il Costarica che sono riusciti a sfruttare le ricchezze naturali per non dipendere più dai fossili e conclude ricordando il Protocollo di Kyoto del 1997, la Conferenza di Doha del 2012 e infine la Cop Dubai del dicembre 2023.
Certamente c’è molto da fare, però Iannuzzi ci lascia una speranza: ce la faremo se tutti gli Stati vorranno lavorare in sinergia, sapendo guardare lontano, per lasciare a chi verrà dopo di noi «una Terra vivibile che è la nostra casa comune e l’unica ed insostituibile nostra arca cosmica».
 

 
Alla presentazione dell’autore è seguito un bel dibattito, che ha vivacizzato l’ambiente e incuriosito, stimolato a nuove riflessioni tutti i presenti.
Iannuzzi, inoltre, avendo saputo che G.S. TRILACUM ha promosso una sottoscrizione a favore della famiglia del giovane Roberto Conci, vittima del lavoro, ha generosamente proposto a «Mafalda Donne» di mettere a disposizione dei presenti tutti i libri, a offerta libera, rinunciando a qualsiasi diritto d’autore.

Non si può dunque che ringraziare questa meritoria Associazione di Donne trentine che ha organizzato l’incontro, dando la possibilità a tutti gli intervenuti di contribuire anche un’opera di bene, dopo aver ampliato le proprie competenze scientifiche.
Vincenzo Iannuzzi ha comunicato anche che è già in cantiere una nuova pubblicazione!
E noi l’aspettiamo!