Brexit, la delusione del presidente di Confagricoltura Mario Guidi
«Profonda delusione per il voto britannico. Si apra ora, in Europa, una stagione riformista»
«Profonda delusione per i risultati del referendum britannico su Brexit, – lo ha espresso il presidente di Confagricoltura Mario Guidi. – Il voto contro registrato nel Regno Unito è segno di un malessere generale e dell’incapacità di chiarire ai cittadini i costi della non Europa.
«Ora anche agli imprenditori agricoli del Regno Unito dovranno fronteggiare un improvviso cambiamento, – ricorda Guidi. – Serve una profonda riflessione sugli errori di valutazione e di strategia commessi per riformare quei provvedimenti e quelle politiche, tra cui sicuramente la politica agricola e la politica commerciale comuni, che oggi non sono ben comprese anche perché non adatte alla realtà economica e sociale dei Paesi membro.»
«Non si tratta solo di un problema contabile, quello da affrontare ora, – ha concluso il presidente di Confagricoltura. – È un problema strettamente politico. Se non vogliamo che gli effetti del voto britannico si riflettano sul futuro stesso dell’Europa e se crediamo ancora in essa, come credono gli agricoltori italiani, va aperta una stagione riformista che consenta di migliorare gli indirizzi delle politiche europee e che permetta, ad imprese e cittadini, di credere, oggi come nel 1957, al futuro dell’Europa, che è, in fondo, anche il futuro dei nostri Paesi.»