Turismo, Coldiretti: ritorno alle radici salva i paesi di montagna
«Il 92% delle produzioni tipiche agroalimentari nazionali nasce nei piccoli borghi italiani con meno di cinquemila abitanti»
Il turismo delle radici salva le bellezze e l’economia dei piccoli borghi, da dove è partita l’emigrazione, con un patrimonio in Italia di ben 5.529 comuni sotto i 5.000 abitanti, che rappresentano il 70% del numero totale dei comuni italiani ma che ospitano solo il 16,5% della popolazione nazionale e rappresentano il 54% dell’intera superficie italiana.
È quanto emerge dall’analisi Coldiretti in occasione della presentazione del Progetto PNRR «Turismo delle radici: una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell'Italia post Covid-19».
«Il 92% delle produzioni tipiche agroalimentari nazionali – sottolinea il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi – nasce nei piccoli borghi italiani con meno di cinquemila abitanti, un patrimonio dell’enogastronomia sostenibile e a km zero conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni popolari.
«Una leva per il turismo delle radici che è importante anche per combattere lo spopolamento dei paesi di montagna.»