Bufera sul capo di gabinetto dell'assessore Achille Spinelli

Sembra che sia riconducibile a lui un profilo twitter che riporta battute volgari, violente e sessiste contro avversari politici

Un fatto singolare sta turbando la sonnolenta politica trentina.
Pare infatti che il capo di gabinetto dell’assessore all’Economia, sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli, abbia postato su Twitter una serie di battute, per così dire, «sconvenienti».
Diciamo «pare» perché non è accertabile la paternità del dominio, chiuso non appena è scoppiato lo scandalo.
E definiamo «sconvenienti» le battute con notevole eufemismo, perché contengono un po’ tutti gli elementi negativi che albergano nell’uomo della strada di livello un po’ sotto la media.
Ovviamente non riportiamo le battute – peraltro ampiamente già amplificate da altri organi di informazione – per non fare da megafono da una parte a un problema che tocca da vicino le istutizioni e dall'altra perché le opposizioni non hanno perso tempo per approfittarne a una settimana dalle elezioni.
 
Va precisato che il Capo di gabinetto di un assessore è qualcosa di più di un segretario, perché in linea teorica dovrebbe fungere da interfaccia tra l’uomo politico e la struttura amministrativa. Un uomo in grado di interpretare la volontà dell’assessore e di trasferirla in linguaggio tecnico all’esecutivo.
Non sappiamo se e in quale misura questo personaggio sia in realtà più segretario o più capo di gabinetto, perché non è molto diffusa in provincia la distinzione dei ruoli.
Di certo però si tratta di un uomo di fiducia scelto dal politico che lo ha nominato. Questa è la prassi.
Inevitabile dunque che a far brutta figura sia l’assessore che lo ha scelto senza verificare eventuali retroscena sconvenienti.
 
Il pasticcio avrebbe potuto estinguersi sul nascere, se non ci fossero due condizioni portanti.
La prima è che la politica sta languendo. Il dibattito politico del Consiglio Provinciale non è propriamente legislativo, dato che in sei mesi ha approvato una sola legge, per cui i consiglieri hanno troppo tempo da dedicare alle interrogazioni, alle critiche, ai cattivi pensieri.
La seconda l’abbiamo già detta, in quanto legata alla settimana che manca alle elezioni europee e politiche. Se tutto fa comodo per ottenere qualche voto in più, questo piccolo scandalo è diventato una campagna elettorale per i detrattori della maggioranza che non hanno perso tempo per versare fiumi di critiche a firma di candidati scandalizzati.
 
A scanso di equivoci, precisiamo che condanniamo in pieno – senza se e senza ma – i «volgari retroscena dialettici» dell’uomo finito al centro del mirino, chiunque esso sia.
Vogliamo però anche evidenziare che ci è sembrata molto più grave la dichiarazione fatta al Corriere della Sera dal ministro Fraccaro che, pur essendo trentino, ha dimostrato di non sapere che i vitalizi dei consiglieri provinciali sono stati aboliti da anni.
Lo svarione di Fraccaro è passato quasi inosservato, mentre il turpiloquio dell’uomo di Spinelli è andato ai massimi della audience negativa.
Non c’è proporzione.
Di seguito riportiamo i principali commenti inviati alla redazione e, al termine, la timida nota dell’Assessore.

Il PATT: «Intemperanze via twitter: la giunta faccia chiarezza»
L'acuto spirito di osservazione di un quotidiano locale, non si è lasciato sfuggire intemperanze ed opinioni estreme presenti su un profilo Twitter maldestramente mascherato che sembrerebbe fare riferimento ad un segretario particolare di un membro della Giunta provinciale.
Qualora venisse confermata l'identità del titolare dell’account, si tratterebbe del Capo di Gabinetto di uno dei più importanti assessorati della Provincia.
Stamane, a seguito dell'uscita della notizia, il profilo è stato immediatamente oscurato.
Con rammarico, al gruppo consiliare Patt preme purtroppo comunicare che il fatto non produce stupore nemmeno nel caso in cui la cosa venga confermata.
Dopo svastiche, presunti messaggi minatori elettorali via WhatsApp e problemi legati all'eccessiva occupazione di altalene, non ci meravigliamo più di nulla.
O forse sì: nel frattempo attendiamo speranzosi la smentita categorica da parte dell’Assessore. Qualora fosse confermata l’identità del titolare del profilo chiediamo sin da subito con forza che vengano presi i dovuti provvedimenti.
Da parte nostra rimane l’impegno di affrontare il compito che i trentini ci hanno consegnato con spirito combattivo e soprattutto propositivo.
Michele Dallapiccola
Paola Demagri
Ugo Rossi
Comitato Non Ultimi.
Abbiamo appreso dalla stampa locale che sul profilo Twitter dell’attuale capo di gabinetto dell’Assessore provinciale allo Sviluppo Economico e al Lavoro sono state postate una serie di volgarità degne di un hater senza scrupoli, violento e sessista.
Ci chiediamo come possa un soggetto avvezzo a questi linguaggi e che esprime con tale veemenza offese a tutti e tutte: dalle persone di colore agli avversari politici, anziani, politiche donne come la ex Ministra Carfagna ora Vice Presidente della Camera dei Deputati, Europarlamentari e così via, ricoprire un ruolo istituzionale di tale rilievo.
Non è accettabile! Ci aspettiamo una ferma condanna da questa Giunta provinciale che non può tollerare che propri funzionari seminino un clima di violenza con insulti pesanti e sessisti, senza intervenire.
Puglisi (Pd): «Vergognosi i post social del capo di gabinetto Cristoforetti»
Trovo vergognosi ed intollerabili i commenti, le parodie e gli insulti maschilisti e razzisti provenienti dai profili social del braccio destro dell'assessore Achille Spinelli, Ivan Cristoforetti.
Chi dice cose simili non è degno di lavorare per le istituzioni. Altro che confronto politico, qui manca il rispetto umano.
Ci chiediamo a questo punto quanto attenderanno a dimettersi l’assessore e il suo capo di gabinetto.
La candidata alle europee per il Partito Democratico, Francesca Puglisi.

La Giunta Provinciale: «Capo di gabinetto e attività social: verifiche in corso»
Sulla vicenda che sta interessando il capo di gabinetto dell'assessorato allo sviluppo economico, l'assessore comunica che sono in corso verifiche.
I fatti evidenziati dalla stampa non erano noti e l'assessorato sta acquisendo informazioni prima di assumere una decisione in merito.