Asta dei Formaggi di Malga a Castel Caldes

Gustosa sfida all’ultimo rialzo nella 9ª asta dei formaggi di malga della Val di Sole

Una gustosa sfida all’ultimo rialzo per accaparrarsi i migliori formaggi di malga: questo l’insolito spettacolo andato in scena lunedì 23 settembre presso il maestoso Castel Caldes in Val di Sole in occasione della nona «Asta dei Formaggi di Malga della Val di Sole e del Trentino» ed iniziato con il caloroso benvenuto da parte del sindaco di Caldes Antonio Maini, appassionato membro del Comitato Esecutivo del Direttivo Slow Food del Trentino Alto Adige Südtirol.

La saporita iniziativa tra storia e prodotto, organizzata dall’APT Val di Sole in stretta collaborazione con il Castello del Buonconsiglio, Trentino Marketing, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento, il Comune di Caldes, il BIM Adige e l’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo), ha visto avvincenti «lotte» a colpi di aumenti per aggiudicarsi i 22 formaggi stagionati tra 1 e 10 anni, prodotti da altrettante malghe da latte delle Valli di Sole e Rabbi e da altre vallate trentine, portati a stagionatura da Adriano Dalpez, esperto affinatore: la speciale figura professionale cioè particolarmente competente a portare il prodotto, dopo la fase di realizzazione, ad una qualità superiore e ad un gusto esclusivo attraverso la maturazione.
 
Una vera arte che richiede una profonda conoscenza del formaggio, dei suoi sapori peculiari, delle sue caratteristiche organolettiche, dei suoi comportamenti nelle diverse condizioni di temperatura e di umidità. Le varie forme di formaggio, assolute protagoniste del singolare evento, sono state acquistate da un minimo di 300 euro sino ad un massimo di 460 euro, per un Vezzena semigrasso a latte crudo, semicotto, di 8 kg e 03 grammi del 2023, prodotto dalla Malga Marcai, la più alta fra le malghe dell’altopiano del Vezzena (Comune di Levico). Completamente ristrutturata nel 2021, dispone di ampi pascoli che si spingono fino a quota 1850 metri, proprio sotto al Pizzo di Levico. In questa malga nasce il formaggio Vezzena alla quota più alta, che viene chiamato «Oro di Levico» per il suo colore inconfondibile e i suoi profumi di erba e fiori di campo, nobile nel suo sapore determinato e stuzzichevole.
 
La nona asta dei formaggi stagionati trentini, condotta con maestria dal qualificato ed esperto banditore fiorentino Sergio Pelone a gestire lo speciale processo di compravendita al rialzo, ha visto uno speciale focus dedicato al Castelmagno, pregiato formaggio a pasta semidura ed erborinata, il cui nome deriva dall’omonimo borgo di montagna situato tra le Alpi Marittime e le Alpi Cozie in provincia di Cuneo. Tale particolare formaggio è stato illustrato a Castel Caldes da Giorgio Amedeo, responsabile del Presidio del Castelmagno d'Alpeggio.
Tra i noti partecipanti all’asta, da segnalare lo chef bretone Philippe Léveillé, chef due stelle Michelin del ristorante «Miramonti L’Altro» a Concesio (Brescia), nonché Alfio Ghezzi, chef stellato che cura il ristorante gourmet «Senso» all’interno del museo Mart di Rovereto.
 
Tra i famosi appassionati di formaggi presenti anche Silvio Barbero, vicepresidente di Slow Food Italia e dirigente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, nonché l’agronomo e Maestro Assaggiatore di formaggi Francesco Gubert.
L’assessore provinciale trentino al turismo Roberto Failoni, nel sottolineare l’importanza dell’evento di Caldes, «che lega in maniera basilare l’uomo, il prodotto ed il territorio creando una vera esperienza di assoluta qualità e trasparenza», ha sottolineato inoltre «l’importanza di tutelare il formaggio di malga, simbolo di un passato glorioso, al fine di farci riflettere non solo su un nuovo tipo di economia più sostenibile e più attenta alla tutela ambientale, ma anche come investimento per il futuro, nell’ottica cioè di sviluppare nuove professioni».
 
Dello stesso avviso il Presidente di Trentino Marketing e degli Albergatori Trentini Gianni Battaiola, che ha evidenziato «la basilare importanza di puntare sulla valorizzazione della qualità: un obiettivo prioritario per il quale il connubio agricoltura-turismo-cultura è decisamente essenziale, nell’intento di distinguere ancora di più il meraviglioso territorio trentino in maniera chiaramente sostenibile».
L’evento di Castel Caldes, fiore all’occhiello dell’omonimo paese inserito nel club dei «Borghi più belli d’Italia», ha inteso valorizzare nel migliore dei modi i prodotti dell’alpeggio e attribuire i giusti riconoscimenti alle numerose malghe tuttora presenti sul territorio locale, in perfetta armonia con l'incedere lento del tempo e delle stagioni e con i ritmi lenti e pacati della natura.
 
In tale ottica, alla fine della simpatica contesa dei formaggi, sia l’affinatore Adriano Dalpez, sia l’entusiasta Presidente dell’APT Val di Sole Luciano Rizzi, hanno voluto tributare un caloroso ringraziamento ai casari presenti, «esemplari testimoni del profondo connubio tra natura e territorio, una simbiosi assolutamente da preservare con convinzione».
La speciale asta, prestigioso evento finale del Cheese FestiVal di Sole, festosa kermesse di sapori, tradizioni e cultura, organizzata dall’APT Val di Sole, si è quindi conclusa con un buffet a cura di 2 ristoranti locali (Vecchia Canonica di Malé e Maso Burba di Piano di Commezzadura), arricchito dalla degustazione dei vini dell’Associazione TeRoldeGo Evolution e dei mieli di alta montagna proposti dall’Associazione Apicoltori Valli di Sole, Pejo e Rabbi, annoverati dal 2023 tra i Presidi Slow Food del Trentino Alto Adige.