Nasce la «Banca per il Trentino Alto Adige - Bank für Trentino Südtirol»
Firmato oggi l’atto di fusione fra Cassa di Trento e Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia, una tappa storica per il Credito Cooperativo trentino e regionale
Firmato stamattina dai Presidenti Giorgio Fracalossi e Roberto Graziadei, in presenza del Notaio Alfredo Dondi, l’atto di fusione fra Cassa di Trento, Lavis, Mezzocorona, Valle di Cembra e Alta Vallagarina e Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia.
Si tratta dell’atto formale che accoglie l’esito espresso dalle due Assemblee Straordinarie tenutesi a Fondo lo scorso 17 novembre e a Trento il 20 novembre, nelle quali i soci delle due Casse avevano espresso il loro consenso al progetto con un’ampissima adesione, in termini percentuali, superiore al 95% dei consensi.
Nasce così un nuovo soggetto nell’ambito del credito cooperativo regionale, che prende il nome di «Banca per il Trentino-Alto Adige, Bank für Trentino-Südtirol, credito cooperativo italiano».
La nuova realtà, prima banca di credito cooperativo a connotazione territoriale regionale - per dimensione - del Gruppo Cassa Centrale Banca, esprimerà la sua presenza su un territorio che si estende da Merano a Rovereto, passando per la valle di Non: un ambito strategico per l’economia regionale, che conta complessivamente 97 Comuni, 500.000 abitanti, oltre 30.000 imprese.
L’accordo odierno ha rappresentato dunque l’atto finale di un processo che nel corso del 2023 ha visto tappe fondamentali, fra cui ricordiamo a marzo la sigla dell’accordo di fusione; fra maggio e giugno la predisposizione del piano industriale e del progetto di fusione; l’8 settembre scorso l’autorizzazione da parte della BCE e - a novembre - la determinante e compatta espressione delle due Assemblee dei Soci.
Un processo che oggi porta a un risultato a suo modo storico per il Credito Cooperativo trentino, e che apre orizzonti importanti per la comunità, come hanno rimarcato il presidente di Cassa di Trento, Giorgio Fracalossi, e il presidente di Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia, Roberto Graziadei:
«l’obiettivo primario del progetto di fusione è quello di mantenere una forte entità operativa a mutualità prevalente in grado di contribuire allo sviluppo economico delle Comunità, consolidando il radicamento territoriale attraverso l’effettivo coinvolgimento dei Soci nella vita della Cassa, garantendo al territorio e al volontariato continuità di sostegno.»
Tale aggregazione permetterà infatti di pervenire a dimensioni che consentiranno migliori economie di scala, maggiore redditività, diversificazione del reddito e del rischio, attraverso una struttura organizzativa ed un sistema dei controlli più efficiente.
La nuova Cassa, diretta dal direttore generale Gabriele Delmonte, opererà a partire dal primo gennaio 2024 nelle province di Trento e Bolzano, con 47 sportelli e un organico complessivo di 396 collaboratrici e collaboratori.