Il «Puzzone di Moena» dop vola a Berlino

Si parte il 10 febbraio dalle Dolomiti trentine, lungo la Strada dei formaggi delle Dolomiti, là dove nasce il re dei formaggi a crosta lavata del territorio

Il Puzzone di Moena DOP, insieme ad altre sette produzioni casearie italiane di nicchia, è pronto per poter conquistare i palati di buyers, ristoratori e lovers selezionati del mercato tedesco con la prima missione estera del progetto LOST, in programma dal 10 al 12 febbraio a Berlino, che prevede masterclass, cheese tasting, visite ad alcune realtà commerciali di spicco e cene a tema.
 
Si parte il 10 febbraio dalle Dolomiti trentine, lungo la Strada dei formaggi delle Dolomiti, là dove nasce il Puzzone di Moena DOP, re dei formaggi a crosta lavata del territorio.
Destinazione Berlino per prima missione estera del progetto LOST (Looking for the sustainability of taste in Europe) che mira a valorizzare 8 produzioni casearie di eccellenza italiane che si fregiano della denominazione di origine protetta, penetrando mercati quasi vergini per questi prodotti, come Germania e Svezia.
 
Intensa la scaletta di questa primo appuntamento che chiude l’anno uno, che ha come obiettivo quello di far conoscere questo prodotto di eccellenza dalle enormi potenzialità per tessere dei link commerciali con una selezione di buyers, ristoratori, influencer della comunicazione e lovers invitati a partecipare al fitto programma di attività della tre giorni tedesca.
Si tratta di un progetto triennale ambizioso e sfidante in cui il Consorzio di Tutela del Puzzone di Moena DOP crede fermamente, grazie anche ad un gruppo che vede a bordo realtà casearie DOP di tutto rispetto come Murazzano, Ossolano, Roccaverano, Strachitunt, Provolone del Monaco DOP, Pecorino Siciliano DOP e Vastedda del Belice, provenienti da diverse Regioni italiane e coordinate dall’ente esecutore Winly in sinergia con lo Studio Vassallo.
 
La trasferta a Berlino è un lavoro di squadra che vede impegnato in prima linea il Consorzio di Tutela con i 4 caseifici produttori consorziati delle Valli di Fiemme, Fassa e Primiero, il coordinamento progettuale di Davide Pedrolli, Dora Tavernaro e Mabel Valle e ammnistrativo dello Studio ALB e il prezioso sostegno logistico e commerciale del Gruppo Formaggi delle Trentino che ha già ottimi canali commerciali e contatti aperti sul territorio tedesco, specie con il Trentingrana.
 
Il programma prevede in prima battuta una tavola rotonda di approfondimento del mercato della ristorazione a Berlino, a cui faranno seguito una presentazione del progetto e una analisi del settore agroalimentare tedesco con il coinvolgimento di operatori locali e relativa masterclass.
Domenica si svolgerà un walk around tasting, degustazione in presenza dei produttori rivolta ad un folto pubblico qualificato di circa 200 operatori business, integrato dalla presenza di consumatori qualificati e appassionati.
 
La missione si concluderà lunedì 12 febbraio con la visita presso alcuni punti vendita significativi in modo tale da permettere agli espositori di conoscere direttamente potenzialità e meccanismi dei canali distributivi, in un mercato vicino e fortemente innamorato delle produzioni di eccellenza italiane.
Fiducioso dell’opportunità data da questo progetto, il Presidente del Consorzio di Tutela del Puzzone di Moena DOP, Franco Morandini:
«Si tratta della seconda opportunità di visibilità importante al cospetto di buyer internazionali, dopo la prima azione di incoming organizzata sul territorio durante il Festival del Puzzone a settembre.
«Sono venuti in visita 6 buyer provenienti da Svezia e Germania che hanno da subito mostrato un notevole interesse per il nostro Puzzone ma anche per altre referenze casearie locali.
«Si tratta di un’occasione da sfruttare al meglio, grazie al contributo del 70% dato dall’Unione Europea su un budget annuale che il Consorzio ha deciso di investire pari a circa 30.000 distribuiti sulle diverse voci previste dal bando.»
 
Obiettivo quello di permettere a produzioni di grande valore ma dai quantitativi limitati di approcciarsi alle grandi opportunità che il mercato estero può rivestire.
«La nostra ambizione – continua Morandini che oltre a rivestire la carica di presidente è da sempre un allevatore – è quella di trovare partner commerciali disposti a riconoscere il giusto valore necessario a soddisfare economicamente tutti gli attori coinvolti nella filiera, mantenendo tradizioni e vocazioni culturali e colturali che da secoli contraddistinguono le nostre vallate dolomitiche.»
 
LoST EU è un progetto sostenuto dall’Unione Europea dal Programma Reg 1144/2014 per la promozione dei regimi di qualità. Il progetto nello specifico affronta il tema sostenibilità e la promozione delle piccole denominazioni casearie.
Obiettivo è portare avanti un piano di comunicazione e di eventi finalizzati alla valorizzazione di alcune eccellenze casearie italiane, che rappresentano ad oggi una delle tante ricchezze del patrimonio gastronomico italiano, oltre che un esempio di sostenibilità.