È morto Padoa-Schioppa (ministro Economia 2° Governo Prodi)
Era nato a Belluno il 23 luglio 1940. Ha cessato di vivere a Roma, per arresto cardiocircolatorio
Figlio di Fabio Padoa-Schioppa,
amministratore delegato delle Assicurazioni Generali, ha
frequentato il liceo classico Francesco Petrarca a Trieste.
Laureato in economia all'Università Bocconi di Milano nel 1966,
Master in economia dal MIT di Boston nel 1970, inizia la sua
carriera professionale nella Brenninkmeyer per poi passare alla
Banca d'Italia (1968), raggiungendo il titolo di responsabile della
divisione mercati monetari del dipartimento di ricerca.
Dal 1979 al 1983 è
stato Direttore Generale per l'Economia e la Finanza dell'Unione
Europea; dal 1984 al 1997 è stato Vice Direttore Generale della
Banca d'Italia (di cui nel 2005 fu uno dei presunti "papabili" in
sostituzione di Antonio Fazio, anche se lo fu ancor di più nel
1993, anno in cui Carlo Azeglio Ciampi presentò le dimissioni per
assumere la carica di Presidente del Consiglio); nel 1997 assunse
l'incarico di presidente della CONSOB, che ha conservato sino al
1998.
Dal 1998 al 2006 ha fatto parte del Comitato Esecutivo della Banca
Centrale Europea. In questa veste è stato un sostenitore della
moneta unica nonché il primo a definire l'Euro «una moneta senza
uno stato».
Nell'anno accademico 2002/2003 riceve la laurea honoris causa in
economia aziendale e direzione delle aziende all'Università degli
Studi di Bergamo. Seguirà, nell'anno accademico 2005/2006, quella
conferitagli in Banca e Finanza dall'Università degli Studi di
Udine.
Nell'anno 2003 riceve inoltre il Premio speciale per la saggistica,
nell'ambito del Premio letterario Giuseppe Acerbi per l'opera
Europa, forza gentile.
Il 17 maggio 2006 è diventato Ministro dell'Economia e delle
Finanze nel governo Prodi II, come tecnico indipendente. Prima di
questa nomina è stato il presidente dell'istituto internazionale
dei revisori dei conti.
Come primo atto da Ministro di tale dicastero ha affrontato il varo
della Finanziaria 2007: una manovra di notevole portata etichettata
da una parte come coraggiosa e necessaria per risollevare uno Stato
versante in condizioni economiche non positive e dall'altra
esagerata e non necessaria.
Famoso il termine «tesoretto» da lui coniato per identificare
l'extra-gettito nelle casse statali, dovuto in parte da entrate
fiscali non previste e, dall'altra, dalla lotta contro l'evasione
fiscale che ha visto un netto incremento di «entrate recuperate»
rispetto l'anno precedente.
Altrettanto famoso il termine «bamboccioni» da lui coniato per
indicare i ragazzi di una certa età che non vogliono
lasciare casa.
Il 5 ottobre 2007 è nominato presidente del Comitato monetario e
finanziario internazionale dell'FMI.
È morto a Roma il 18 dicembre 2010 all'età di 70 anni per arresto
cardiaco.
Si ringrazia Wikipedia come fonte principale di
notizie.