Open italiano all'Argentario GR: vince il romano Marco Bernardini
Alsecondo posto Andrea Zani, ottima prova complessiva dei dilettanti
Marco Bernardini
(nella foto) ha vinto con 282 colpi (70-73-71-68) la 69ª
edizione del Campionato Nazionale Open (ex Omnium) disputato
sull'im-pegnativo percorso dell'Argen-tario Golf Resort.
Nel torneo sponsorizzato dal-l'Argentario Golf Resort & Spa e
dall'APT Maremma, che crede fortemente nel golf come veicolo di
promozione turistica, il trentenne romano, unico giocatore a
scendere sotto il par (due colpi), ha superato il ventiseienne
bresciano Andrea Zani (286, 69-69-73-75), che aveva iniziato il
turno conclusivo con tre colpi di vantaggio sullo stesso neo
campione, su Matteo Peroni e su Gianluca Pietrobono, che sono però
usciti quasi subito dalla lotta per il titolo.
Peroni si è dovuto accontentare della quarta posizione con 289,
mentre Pietrobono ha chiuso in quinta con 290 alla pari con Alberto
Campanile e con il torinese Benedetto Pastore, miglior
dilettante.
Al terzo posto è salito il paraguaiano Nelson Cabrera con 287
(77-69-70-71), che ha passaporto italiano e che da anni lavora
nella penisola. Si è ben difeso Massimo Florioli, ottavo con 291,
così come gli altri due amateur azzurri Giacomo Tonelli e Leonardo
Motta, noni con 292 insieme ad Alessandro Napoleoni. I dilettanti,
comunque, sono stati per il terzo anno consecutivo protagonisti e
meritano un menzione speciale in blocco per aver superato il taglio
in nove. Il premio per il primo seniores è stato appannaggio di
Romolo Napoleoni, 32° con 303, stessa posizione occupata da Massimo
Scarpa, che era uno dei giocatori più attesi.
Bernardini ha emulato le gesta del padre Roberto, che ha vinto
questo titolo quattro volte, ma altre tre famiglie di golfisti
hanno avuto questo privilegio. Hanno fatto accoppiata i Grappasonni
(il padre Ugo e il figlio Silvio), i Canessa (Emanuele e Andrea) e
i Bolognesi (Ovidio ed Emanuele).
Nella prime undici buche Bernardini ha viaggiato in par, ma è stato
Zani ha favorire il ricongiungimento. Dopo aver portato il margine
a quattro colpi con un birdie in avvio, ha infilato quattro bogey
che hanno permesso a Bernardini di agganciarlo. A quel punto il
romano ha cambiato ritmo e con tre birdie tra la 12 e la 15 ha
chiuso il conto.
«E' un successo - ha detto Bernardini - che mi rende estremamente
felice, sia per aver seguito le orme di mio padre, sia per averlo
ottenuto su un campo impegnativo, che ha richiesto sempre la
massima concentrazione. Preparato ottimamente è risultato molto
selettivo e, per conquistare il titolo ho dovuto giocare veramente
bene, tenendo la situazione continuamente sotto controllo. Era
parecchio tempo che non vincevo e questo fa sicuramente bene al
morale.»
Zani non si è ripetuto come nei primi tre giri.
«Ho commesso troppi errori sul green. - ha ammesso. - Nelle prime
nove buche ho preso per tre volte tre putt, poi ho anche commesso
un paio di errori che hanno finito per compromettere lo score.»
Era fiducioso Gianluca Pietrobono prima del giro finale, poi
qualcosa non à andato nel verso giusto.
«Le prime otto buche sono state l'esatta fotocopia del giro
precedente. Addirittura alla buca 13 (la quarta giocata, poiché ha
iniziato dalla 10), ho messo la palla nel rough a destra, come
aveva fatto venerdì. Alla buca 9 poi, ho segnato quattro putt e
questa disavventura è divenuta determinante, poiché mi ha fatto
perdere la concentrazione.»
Bernardini ha ricevuto un assegno di 12.800 euro su un montepremi
totale di 80.000 euro. A Zani sono andati 8.800 euro e a Cabrera
5.600.
Il torneo doveva essere anticipato dalla Maremma Tuscany Pro Am,
gara a squadra con numerosi ospiti che è stata annullata per il
maltempo.
L'Argentario Golf Club si snoda in un'oasi protetta di macchia
mediterranea ed offre, da qualsiasi angolazione, un panorama unico
e di straordinaria bellezza, tra boschi di sugheri e olivi
centenari con sullo sfondo il mare e la laguna.
Le 18 buche da campionato (6.153 metri, par 71), disegnate e
realizzate da David Mezzacane e Baldovino Dassù sono state poi
modellate da Brian Jorgensen: il risultato è un tracciato
sorprendentemente vario e tecnicamente molto valido.
I green sono di limitata grandezza e la brezza, sempre presente per
mitigare la temperatura, diventa una variabile al gioco, come
accaduto nei giri finali, su un percorso dove è essenziale la
potenza, purché unita alla precisione.
La club house è un raffinato luogo di ritrovo, elegante e
perfettamente funzionale. Dalla terrazza si gode una splendida
vista che spazia fino al Golfo di Talamone. Nel pro shop si trova
il meglio in tema di abbigliamento e attrezzatura. Si possono
noleggiare golf car, attrezzature e prenotare lezioni private.
L'Argentario Gofl Resort & Spa, all'interno dei 77 ettari di
terreno in cui si dipana il campo da golf, è un hotel di lusso che
dispone di 66 junior suite, tutte dotate di terrazze con vista sul
tracciato. Le suite si dividono su tre livelli.
Il Campionato Nazionale Open fa parte del circuito Italian Pro
Tour, gestito dal Comitato Promotore Tornei dei Professionisti
della FIG e che racchiude tutte le gare che si disputano sul
territorio nazionale. L'Italian Pro Tour è sponsorizzato da
Bartolini Corriere Espresso, ha come fornitori ufficiali Protiviti
e AB Creative, e come official partners Galbiati Arreda, Allover e
Sky Sport. Official time TeeTime. I responsabili dell'Italia Pro
Tour hanno deciso quest'anno di devolvere dei fondi a favore
dell'AIRC (Associazione Italiana per Ricerca sul Cancro) raccolti
tramite iniziative che si svolgeranno durante la stagione
all'interno degli eventi.