Altro passo avanti verso un conflitto mondiale

Israele lancia un missile sull’ambasciata iraniana in Siria e uccide il generale dei Pasdaran – Teheran: «Lo Stato ebraico pagherà»

Il ministro della difesa israeliano lo aveva promesso: «Ovunque si nascondano, li troveremo e li uccideremo».
Lo aveva detto solo venerdì scorso. Oggi ha già mantenuto la promessa.
Israele, impegnato da quasi sei mesi nella Striscia di Gaza, ha mal sopportato i tentativi di Hezbollah di estendere il conflitto a nord, sul confine con il Libano.
E l’Iran ha sempre fatto avere loro il materiale necessario per compiere incursioni nel territorio settentrionale di Israele. E non solo dal Libano, ma anche dagli altri stati confinanti comela Siria.

In tutto sono arrivati nelle mani di Hezbollah 30.000 missili, pronti per essere impiegati da paesi al momento non in guerra.
Per questo il ministro della difesa israeliano aveva minacciato l’operazione.
E difatti, oggi ha lanciato un missile sull’ambasciata iraniana in Siria per colpire la testa del nemico.
Sono morti sette Pasdaran, tra i quali un alto generale delle Guardie della Rivoluzione iraniane.

Il colpo dunque è stato preciso, un successo sia militare che di intelligence: informati della presenza del generale Ali Reza Zahedi, è scattato l’attacco missilistico.
L’ambasciatore iraniano, rimasto illeso, non ha atteso la rivendicazione israeliana (che forse non avverrà mai) e ha minacciato Israele, assicurandolo che la vendetta sarà della stessa portata del danno subito.
Anche Mosca ha condannato duramente il raid contro l’ambasciata Iraniana.
Come abbiamo detto nel titolo, i passi avanti veso un conflitto mondiale proseguono.