Sabato 17 agosato 2024, Santa Chiara da Montefalco

La sua spiritualità è incentrata sulla Passione di Cristo. Muore il 17 agosto 1308

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Avendo avuto fin da bambina il gusto della preghiera, entrò in un reclusorio dove si viveva in assoluta povertà, castità e obbedienza.
Fu gratificata da numerose visioni comprendenti immagini della Passione.
Durante le estasi che, a dire delle compagne, si protraevano per giorni interi, Chiara perdeva ogni rapporto con la realtà, divenendo anche fisicamente insensibile.

Quando morì, il 17 agosto 1308, una delle monache, Francesca Armandi, incaricata di prepararne il cadavere per la sepoltura, le aprì il petto e riconobbe effigiati nel cuore della defunta - grosso come la testa di un bambino - gli strumenti della Passione (chiodi, corona di spine, flagello, lancia, croce, ecc.).

La notizia dell’avvenimento si diffuse ben presto, attirando l’attenzione del vicario del vescovo di Spoleto.
Costui, all’inizio piuttosto scettico, si convinse della verità del prodigio.
Ma il processo di canonizzazione incontrò ugualmente difficoltà: iniziato nel 1317, soltanto nel 1742 approdò alla beatificazione, mentre nel 1881 si ebbe la canonizzazione