Vento Forte, storie di resistenze femminili – Di Paolo Farinati
Inaugurata all'Urban Center di Rovereto, la mostra che rimarrà aperta fino al 13 marzo
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È stato inaugurato ieri, giovedì 24 febbraio, all’Urban Center di Rovereto, presso la Galleria Kennedy in Corso Rosmini, l’originale percorso intitolato «Vento Forte, storie di resistenze femminili», con la ricca mostra «Suffragette italiane verso la cittadinanza (1861 – 1946)», che rimarrà aperta fino al prossimo 13 marzo, dal martedì al venerdì dalle ore 16 alle 18.30 e il sabato dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 16 alle 18.30.
L’esposizione è nata per il 70° anniversario del voto alle donne in Italia. «Non vuole essere solo commemorativa, ma è un tentativo di dare voce a una storia in gran parte dimenticata del movimento politico delle donne italiane» – ci dice con giusto orgoglio Mara Rossi, Presidente della Sezione «Angelo Bettini» di Rovereto e della Vallagarina dell’ANPI.
L’apertura è stata arricchita da un’interessante conversazione sul tema «Il lungo cammino per il voto alle donne», tenuta dalle curatrici Concetta Brigadeci, responsabile del settore culturale dell’Unione Femminile Nazionale, e Marina Cattaneo, Vice Presidente della Fondazione Anna Kuliscioff, che le molte persone presenti hanno particolarmente apprezzato.
I materiali esposti narrano quanto sia stata lunga e sofferta la battaglia delle donne italiane, scese in campo per rivendicare il suffragio insieme alla parità di diritti civili.
La storia del movimento suffragista italiano si snoda attraverso la lotta coraggiosa delle donne per ottenere il diritto di voto: un lungo percorso che parte dal 1861, anno dell’Unità d’Italia, e si conclude soltanto nel 1946, anno delle prime elezioni a suffragio universale.
L’Unione Femminile si costituisce a Milano nel dicembre 1899, su iniziativa di un gruppo di donne in cui spiccano le figure di Ersilia Bronzini Majno e Nina Rignano Sullam.
Vi aderiscono fin da subito le associazioni femminili operaie e donne di differenti ceti sociali. Si impegna sul fronte della povertà, dell’assistenza ai piccoli e dell’istruzione alle donne. Dal 1901 al 1905 pubblica la rivista Unione Femminile, diretta da Ersilia Majno, attraverso la quale parte una storica inchiesta sul voto alle donne a sostegno della battaglia suffragista. Nel 1905 l’Unione diventa nazionale.
«Noi. Solo noi dobbiamo essere le fautrici della nostra libertà» – sono le coraggiose parole di Elisa Boschetti pronunciate nel lontano 1901.
Durante la prima guerra mondiale l’Unione Femminile si impegna nell’assistenza ai soldati, ai bambini e alle donne disoccupate. Verrà però sciolta dal fascismo nel 1939. Nel secondo dopoguerra l’Unione riprende le sue battaglie per i diritti politici, civili e sociali delle donne.
La mostra di Rovereto è stata voluta dalla sezione cittadina dell’ANPI, assieme al Comune e con il patrocinio della Comunità di Valle della Vallagarina. Vi hanno collaborato il Centro Pace, Ecologia e Diritti Umani di Rovereto, l’Osservatorio Cara Città, la Casa delle Donne di Rovereto e la Cooperativa Smart.
Il percorso «Vento Forte» proporrà altri due significativi appuntamenti, e precisamente:
- venerdì 4 marzo alle ore 20.30, presso lo SmartLab in viale Trento 47, verrà proiettato il documentario «Nilde Iotti, il tempo delle donne» di Peter Marcias, presentato con grande successo anche alla 77° edizione della Mostra del Cinema di Venezia;
- mercoledì 9 marzo alle ore 20.30, sempre presso lo SmartLab in viale Trento 47, si potrà assistere alla rappresentazione teatrale «Donne che cambiano il mondo», di e con Aida Talliente e Elsa Martìn.
L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito nel rispetto delle norme vigenti.
Paolo Farinati