Restauro del Castello Dosso Maggiore di Brentonico
È la residenza medievale e proprietà dei primi feudatari dell’Altopiano dal più antico conosciuto Olderico al più famoso Uberto e fino all’ultimo, Adelperino
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Prende ufficialmente avvio il programma per la conoscenza approfondita e per la valorizzazione dello storico sito castellare di «Dosso Maggiore», la medievale residenza e proprietà dei primi feudatari dell’Altopiano, ovvero la stirpe dei «da Brentonico», dal più antico conosciuto Olderico al più famoso Uberto e fino all’ultimo, Adelperino.
Presenti a «Dosso Maggiore» fino alla fine del Duecento, la storia e le vicende dei «da Brentonico» saranno a breve divulgate mediante la pubblicazione di una approfondita ricerca storica.
Alla casata dei «da Brentonico» succedettero da inizio Trecento alla guida del castello e del territorio brentegano i più conosciuti «Caltelbarco».
È stato proprio il loro discendente Giovanni Visconti Castelbarco da Loppio a favorire recentemente che l’area pervenisse in disponibilità formale del Comune di Brentonico, mediante la sottoscrizione di un contratto di usufrutto gratuito trentennale, rinnovabile per altrettanta durata.
Nei giorni scorsi un geometra incaricato assieme ad archeologi e studenti del Dipartimento beni culturali dell’Università di Padova hanno provveduto ad eseguire i rilievi tecnici, archeologici e archeo metrici del sito.
Dai primi risultati, le ricerche evidenziano ad esempio la mantenuta assoluta integrità delle superfici del fondamentale declivio Est.
Il progetto preliminare di valorizzazione dell’area sarà strutturato dall’ateneo patavino mediante un workshop partecipativo che coinvolgerà nei prossimi mesi i cittadini interessati e tutti gli alunni della scuola media di Brentonico.
Il progetto sarà successivamente presentato alle competenti autorità amministrative e politiche provinciali per gli obbligatori nulla osta operativi e per il finanziamento dei lavori necessari.
Durante la prossima primavera l’area sarà altresì oggetto di un rigoroso disbosco a cura e in collaborazione tra il Cantiere comunale, il Servizio forestale provinciale e il Servizio associato di vigilanza boschiva.
Quinto Canali: «La collaborazione convenzionata con l’Università di Padova per la creazione dell’Archivio di Comunità sta dando realmente grandi soddisfazioni su tanti fronti della ricerca e della divulgazione. Nel caso del Castello di Dosso Maggiore si tratta di restituire alla collettività un bene storico e culturale che racconta davvero tanti secoli di avvenimenti non solamente brentegani. Grazie ad uno specifico progetto finanziato dall’Unione Europea, la prossima Summerschool di archeologia partecipata si terrà nella seconda quindicina di settembre e vedrà la presenza sull’Altopiano di Brentonico dell’Università di Padova assieme a quelle di Cipro, Zagabria e Clermond Auvergne. Nasce così a Brentonico, estendibile a tutto il Monte Baldo, un interessante centro internazionale di studi sui paesaggi storici del territorio.»
Dominus Oldericus de Brentonico, il più antico conosciuto feudatario e proprietario del Castello.
Dipinto di Franco La Spada.