Il cauto pessimismo di Bort sull’andamento dell’economia

Presentati oggi in Camera di Commercio di Trento i dati sulla congiuntura in Trentino relativi al primo trimestre 2015

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Gianni Bort, presidente della Camera di Commercio di Trento e navigato esponente dell’economia trentina, ha assistito alla presentazione dei dati economici relativi al primo trimestre 2015.
Il segnale è positivo, e neanche poco dato che si parla dell’1,7%, ma poiché le rilevazioni sono fatte in un territorio relativamente come quello Trentino, ha paura che le tendenze vengano scandite da piccoli (o grandi) successi di singole imprese e non da un fenomeno generalizzato come lo si potrebbe desumere in un mercato come quello italiano.
Noi, al contrario, siamo cautamente ottimisti, ma condividiamo due osservazioni fatte da Bort.
La prima è che in Italia lavora un cittadino su tre, mentre in Europa ne lavora uno su due.
La seconda è che le banche non aiutano quelle imprese che sono in profumo di ripresa.
Noi siamo del parere che solo l’Europa possa incidere sull’andamento dell’economia, favorendo o disincentivando i consumi. I malumori provenienti da Grecia, Ungheria, Spagna e quant’altro, sono di natura diversa, ma comunque indicativi di un malessere generale contro la politica del rigore della UE, che favorisce solo le economie forti.

Volume del commercio mondiale (2010 = 100).

I risultati economici delle imprese nel primo trimestre del 2015 non mutano sostanzialmente lo scenario di stagnazione individuato nel corso delle indagini immediatamente precedenti e lasciano aperti tutti gli interrogativi sulle prospettive dell’anno in corso.
Da un lato si può sostenere che la ripresa, già presente in alcune delle principali regioni italiane, a livello locale non è ancora ben individuabile. La variazione complessiva dei ricavi delle vendite delle imprese esaminate (+1,7%) non è tale da poter supportare sufficientemente l’ipotesi che il recupero sia in fase di avvio anche in provincia di Trento, senza contare che, al di là dei valori d'insieme, le imprese sono suddivise quasi equamente tra coloro che rilevano fatturati in aumento e coloro che invece registrano ancora delle contrazioni.
Da un altro punto di vista, però, va comunque dato atto che la variazione rilevata migliora ulteriormente i risultati economici delle imprese rispetto al primo trimestre dello scorso anno, che si era a sua volta caratterizzato per dei buoni risultati, e, inoltre, in presenza di un tasso di inflazione prossimo allo zero, i tassi di crescita dei ricavi delle vendite corrispondono all’aumento reale e non sono influenzati dalla dinamica dei prezzi.
In sintesi, i risultati rilevati dall’indagine possono sostenere un moderato ottimismo in merito all’evolversi della situazione congiunturale locale con riguardo ai risultati economici, ma necessitano di ulteriori e più robuste conferme nei prossimi mesi per poter supportare l’ipotesi di una ripresa anche in Trentino.
La situazione occupazionale complessiva evidenzia invece segnali preoccupanti, che sembrano confermare le recenti stime dell’indagine Istat sulle forze di lavoro. Il numero degli addetti diminuisce su base annua dell’1,6% e si contrae in tutti i settori esaminati dalla rilevazione. Permangono delle difficoltà più marcate presso le imprese di più piccola dimensione e presso i settori delle costruzioni e dell’estrattivo.
Le prospettive per i prossimi mesi sono tuttora piuttosto incerte. La variazione tendenziale degli ordinativi, si presenta in questo trimestre leggermente negativa a livello complessivo, anche se presso alcuni settori particolarmente rilevanti come il manifatturiero e le costruzioni gli ordini sono in crescita. I giudizi dati dagli imprenditori in merito alla redditività e alla situazione economica dell’azienda in termini prospettici evidenziano, invece, un ulteriore miglioramento che si accompagna a quello rilevato nel trimestre precedente. 



 
 Riepilogo dei principali risultati 
- Il fatturato complessivo realizzato dalle imprese esaminate nell’indagine aumenta leggermente in questo primo trimestre del 2015 (+1,7%) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Tale variazione, seppur moderatamente positiva, non costituisce una chiara indicazione di avvio della ripresa che invece a livello nazionale appare già presente.
- Le componenti della domanda mostrano tutte delle variazioni positive caratterizzate però da intensità diverse. La domanda locale cresce leggermente rispetto al primo trimestre 2014 dello 0,6%, mentre decisamente più sostenuto è l’aumento della domanda nazionale (+4,6%), determinato però dai risultati particolarmente positivi di un gruppo ristretto di imprese di medio-grande dimensione. Le esportazioni crescono ulteriormente (+0,7%), ma ad un tasso sensibilmente inferiore rispetto ai trimestri precedenti.
- I settori che si connotano per delle variazioni tendenziali del fatturato sensibilmente positive sono l’artigianato manifatturiero e dei servizi (+8,3%), le costruzioni (+6,4%) e i servizi alle imprese e terziario avanzato (4,6%).
- Il commercio all’ingrosso e al dettaglio evidenziano una situazione moderatamente positiva, facendo registrare delle variazioni tendenziali del fatturato nell’ordine dell’1,5-2,1%.
- In questo trimestre i settori dell’autotrasporto merci e del manifatturiero fanno invece rileva re un andamento dei ricavi delle vendite leggermente negativo, in parte da ricondursi al rallentamento della crescita dell’export. Permangono le difficoltà strutturali del settore estrattivo che contrae ulteriormente il fatturato del 3,7% su base tendenziale.
- L’occupazione nel trimestre si caratterizza per una ulteriore diminuzione piuttosto rilevante (-1,6%) e trasversale, seppur con intensità diverse, a tutti i settori esaminati.
- La variazione tendenziale della consistenza degli ordinativi risulta in questa prima parte dell’anno leggermente negativa (-0,6%). Tuttavia, presso i settori del manifatturiero e delle costruzioni si rileva un aumento significativo degli ordini.
- I giudizi degli imprenditori sulla redditività e sulla situazione economica dell’azienda in termini prospettici evidenziano, rispetto ai trimestri immediatamente precedenti, un ulteriore miglioramento.
A fronte di una sostanziale stabilità delle valutazioni negative si rileva un aumento di imprenditori che passano da un giudizio di neutralità ad uno di crescita della situazione economica dell’azienda nei prossimi mesi.
 
 Ora diamo un’occhiata ai dati rilevati 
Economia mondiale  e area euro.
Nel complesso, la crescita mondiale è prevista pari al 3,5% nel 2015 e al 3,8% nel 2016; tuttavia, come detto in precedenza, i dati aggregati nascondono traiettorie di sviluppo diverse.
Nel corso del 2015 le stime per le economie avanzate prevedono un aumento del tasso di crescita dall’1,8% del 2014 al 2,4%, supportato in particolare dal calo dei prezzi del petrolio.
La crescita negli Stati Uniti è destinata a superare il 3% nel biennio 2015-16. La domanda interna sarà sostenuta dai prezzi del petrolio più bassi, da un allentamento delle misure di risanamento dei conti pubblici e dal mantenimento di una politica monetaria espansiva.
Dopo i segnali di stagnazione evidenziati nel secondo e terzo trimestre del 2014, l’andamento congiunturale nella zona euro sta mostrando segni di ripresa, sostenuta da una riduzione dei prezzi del petrolio, dai bassi tassi di interesse e dalla debolezza dell’euro.
 

 
 Settori produttivi 
Nei mesi iniziali del 2015, le indicazioni favorevoli a una ripresa dell’attività economica si sono gradualmente rafforzate, come indicato dalla significativa accelerazione del prodotto interno lordo nel primo trimestre dell’anno. La crescita è stata trainata dall’incremento del valore aggiunto dell’industria in senso stretto e delle costruzioni, mentre il settore dei servizi ha mostrato una sostanziale stazionarietà.
Più nel dettaglio, l’indice generale della produzione dell’industria (al netto delle costruzioni) nella media del primo trimestre ha segnato un nuovo rialzo (+0,3%; +0,7% al netto dell’energia) dopo quello registrato nell’ultimo trimestre del 2014.
Il graduale recupero dell’attività produttiva è confermato dall’andamento del fatturato industriale. In marzo, l’aumento delle vendite in valore (+1,3% rispetto a febbraio) è stato trainato dai rialzi sia sul mercato interno (+1,0%) sia estero (+1,9%) con incrementi più marcati per l’energia e i beni strumentali.
Per quanto riguarda il settore delle costruzioni, dopo cinque trimestri di riduzioni consecutive, nel periodo gennaio-marzo 2015 il valore aggiunto è tornato a crescere (+0,5% su base congiunturale).
Tuttavia, in maggio il clima di fiducia dei costruttori ha segnato un deterioramento, a seguito dell’evoluzione sfavorevole delle attese sull’occupazione nel settore dei lavori di costruzione specializzati.
Nel primo trimestre, il valore aggiunto del settore dei servizi è risultato invariato sul trimestre precedente.
Segnali significativamente favorevoli hanno riguardato il comparto finanziario e assicurativo (+1,1%) mentre è proseguita la riduzione nei servizi di informazione e comunicazione (-1,1%).
Sulla base delle inchieste congiunturali di maggio, l’andamento degli affari è giudicato stabile nei servizi di mercato e in lieve diminuzione nel commercio.
A maggio le indagini sulla fiducia indicano una stabilità dei giudizi delle imprese sia sui livelli attuali di produzione sia sulle prospettive degli ordinativi.

 Occupazione 
Dopo il calo degli ultimi due mesi, ad aprile 2015 il numero di occupati è aumentato dello 0,7% (+159 mila) rispetto al mese precedente, tornando ai livelli registrati a fine 2012.
Rispetto ad aprile 2014, l’occupazione è in aumento dell’1,2% (+261 mila) e il tasso di occupazione è salito di 0,7 punti percentuali.
Dopo l’incremento dei mesi precedenti, ad aprile il tasso di disoccupazione è calato di 0,2 punti, arrivando al 12,4%. Nei dodici mesi il numero di disoccupati è diminuito dello 0,5% (-17 mila) e il tasso di disoccupazione di 0,2 punti.
 
 Consumi 
Nel primo trimestre dell’anno in corso la dinamica dei consumi è risultata inferiore alle attese (-0,1%). Per quanto riguarda le singole componenti, variazioni positive si sono registrate nella spesa in beni durevoli (+0,8%) e semi-durevoli (+0,5%), mentre i non durevoli sono diminuiti (-0,3%) e i servizi sono risultati invariati. Dopo l’aumento della fiducia dei consumatori, registrato nel primo trimestre, ad aprile e maggio il clima di fiducia dei consumatori è diminuito.
 
 Prezzi 
Per la prima volta dalla fine dello scorso anno, e dopo quattro mesi di variazioni annue negative, l’indice dei prezzi al consumo, in base alla stima provvisoria di maggio, ha registrato una dinamica tendenziale positiva. L’inflazione è risultata pari allo 0,2%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto ad aprile.
L’inversione di tendenza è imputabile in larga parte ai maggiori costi per l’approvvigionamento energetico seguiti alla ripresa dei costi petroliferi mentre per i beni alimentari l’inflazione è rimasta stabile all’1%.
Le principali componenti di fondo dell’inflazione segnalano andamenti differenziati.
La dinamica dei prezzi dei servizi ha registrato un’accelerazione (+0,7% il tasso annuo); viceversa, l’inflazione per i beni industriali non energetici è rimasta su valori di poco superiori allo zero (+0,3%).
 

 
 Risultati del 1° trimestre 2015 
Nel primo trimestre 2015 il fatturato complessivo dei settori oggetto d’indagine è aumentato dell’1,7% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
La domanda interna evidenzia complessivamente un andamento moderatamente positivo. Quella locale aumenta su base annua dello 0,6%, mentre la domanda nazionale mostra una variazione più sostenuta (+4,6%) determinata però dai risultati di un numero relativamente ristretto di imprese di medio-grande dimensione. Le esportazioni si caratterizzano in questo trimestre per una modesta crescita su base annua dello 0,7%, evidenziando una sensibile decelerazione rispetto ai trimestri precedenti.
Le imprese che mostrano una variazione di fatturato positiva sono, ancora una volta, quelle di più grande dimensione, con oltre 50 addetti (+3,4%) e quelle della fascia 11-20 addetti (+5,9%). Le imprese con 21- 50 addetti evidenziano una diminuzione del 2,0% e quelle con 5-10 addetti del 3,1%. Le unità di più piccola dimensione, con 1-4 addetti, presentano invece in questo trimestre una situazione di sostanziale stabilità (+0,0%) da interpretarsi in chiave positiva se raffrontata con le marcate riduzioni dei periodi precedenti
L’occupazione nel trimestre evidenzia una preoccupante variazione di segno negativo (-1,6%), determinata prevalentemente dalla marcata diminuzione degli addetti rilevata presso i settori dell’estrattivo, delle costruzioni, dell’artigianato e dei servizi alle imprese.
La situazione occupazionale permane alquanto grave presso le imprese di micro dimensione, con 1-4 addetti, che registrano un calo occupazionale del 4,4%. Le ore lavorate risultano anch’esse in diminuzione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (-1,2%).
 

 
 Industria manifatturiera 
Il comparto manifatturiero industriale evidenzia in questo trimestre una moderata diminuzione del fatturato su base tendenziale (-0,9%).
Si tratta della prima variazione negativa rilevata da quasi due anni ed è determinata soprattutto dal rallentamento delle esportazioni che finora avevano sostenuto il settore pur in presenza di andamenti altalenanti della domanda interna.
Tuttavia va sottolineato per una corretta interpretazione del valore, che il primo trimestre dello scorso anno, utilizzato come termine di raffronto per i dati, era stato particolarmente positivo per il settore.
La variazione occupazionale tendenziale mostra per il quarto trimestre consecutivo un valore leggermente negativo (-0,1%).
L’andamento degli ordinativi continua ad essere, invece, particolarmente favorevole (+4,6%), lasciando ipotizzare che il comparto stia attraversando un momento di rallentamento che interrompe solo temporaneamente una fase positiva.
Le imprese che evidenziano un andamento decisamente favorevole sono quelle che operano nel settore della metallurgica e meccanica, mentre il tessile e la chimica-gomma-plastica vanno in controtendenza.
 

 
 Artigianato 
Il settore dell’artigianato manifatturiero e dei servizi presenta in questo primo trimestre dei risultati decisamente positivi, in ulteriore miglioramento rispetto a quelli già soddisfacenti dei trimestri precedenti, con il fatturato che aumenta su base annua dell’8,3% e quasi il 60% delle imprese rilevate che si caratterizza per un aumento dei ricavi delle vendite.
Viceversa l’occupazione risulta negativa (-2,7%). Il buon andamento sul piano dei risultati economici è determinato prevalentemente dagli ottimi risultati delle imprese che operano nel comparto delle meccanica.
 

  
 Costruzioni 
Il comparto edile presenta complessivamente una variazione decisamente positiva del fatturato (+6,4%). Anche in questo primo trimestre dell’anno si riscontra un effettivo miglioramento dei risultati economici, su base tendenziale, determinato prevalentemente dal buon andamento del fatturato realizzato in Italia, ma fuori provincia, da un ristretto numero di imprese di medio-grande dimensione.
Nel complesso il settore appare però ancora in uno stato di difficoltà strutturale, come confermato dall’andamento dell’occupazione che si caratterizza per un’evoluzione particolarmente negativa (-3,2% la variazione tendenziale). Tuttavia, si individuano alcuni segnali che lasciano presupporre un’attenuazione della crisi nei prossimi mesi, in particolare il dato sugli ordinativi che appare sensibilmente positivo (+5,3%).
 

 
 Distribuzione all’ingrosso e al dettaglio 
In questo trimestre i settori del commercio all’ingrosso e del commercio al dettaglio si connotano per una dinamica congiunturale simile. Il commercio all’ingrosso evidenzia un modesto aumento del fatturato su base tendenziale (+1,5%), determinato dalle ottime performance dell’ingrosso alimentare, mentre quello non alimentare presenta risultati negativi. L’occupazione invece diminuisce, ma in maniera modesta (-0,4%).
Il commercio al dettaglio presenta risultati economici analoghi, con una variazione positiva dei ricavi delle vendite del 2,1%. Va peraltro precisato che sul valore complessivo incidono sensibilmente i risultati economici del comparto del commercio di veicoli, senza i quali le performance del settore risulterebbero meno positive. In particolare, l’andamento del commercio al minuto alimentare rimane sostanzialmente stabile (-0,1%). L’occupazione, infine, diminuisce leggermente (-0,2%).
 
 


 Servizi alle imprese e terziario avanzato 
Il settore dei servizi alle imprese e del terziario avanzato, si caratterizza in questo primo trimestre 2015 per un aumento sostenuto su base tendenziale del fatturato (+4,6%).
Va, tuttavia, considerato che risultano rilevanti, in senso positivo, i risultati ottenuti da alcune imprese di grandi dimensioni, senza le quali l’andamento del comparto sarebbe meno brillante, ma pur sempre in ripresa. Il dato sull’occupazione è invece decisamente negativo (-2,3%).