Due giorni a Rovereto di Mauro Berruto – Di Paolo Farinati
Sponsorizzato dal Lions Club Rovereto Host, incontra oltre 300 studenti del Liceo Rosmini della città: un grandissimo successo
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Mauro Berruto ha vissuto un'intensa quanto gratificante due giorni nella città della Quercia, grazie all'invito giuntogli tempo fa dall'insegnante di educazione fisica del Liceo cittadino prof. Mauro Pancheri e dal Lions Club Rovereto Host, Club service che ha sostenuto la bella iniziativa.
Il pluridecorato allenatore della fortissima Nazionale Italiana maschile di pallavolo tra il 2011 e il 2015, nonché vincente responsabile tecnico anche delle nostre Nazionali di tiro con l'arco, ha affascinato dapprima giovedì sera soci e ospiti del Club in una suggestiva conviviale tenutasi presso il sempre elegante Hotel Rovereto, mentre quest'ultimo venerdì mattina 26 novembre ha a dir poco catturato per oltre due ore l'attenzione di oltre 320 studenti del Liceo Rosmini all'Auditorium Melotti in Corso Bettini con il suo originalissimo spettacolo «Capolavori», che è pure il titolo del suo vendutissimo libro.
Capolavori ottenuti nello sport come nella vita di ogni giorno. Da ognuno di noi.
Partendo dall'Antica Grecia e passando attraverso le azioni e le parole di tanti «campioni» dello sport, dell'arte e della letteratura, Berruto ha fatto capire chiaramente e efficacemente che per conquistare dei capolavori bisogna «...allenare, allenarsi e guardare altrove...».
Ha aggiunto che: «...la mentalità vincente va oltre il numero di trofei che si custodiscono in bacheca... e siate felici se i vostri avversari sono difficili da battere...».
Gli studenti lo hanno seguito con grande silenziosa attenzione, e poi lo hanno interrogato a lungo con domande sorprendenti quanto pertinenti, profonde quanto trasversali, tra storia e filosofia, tra antropologia e psicologia, tra sport e cronaca, anche drammatica, dei nostri giorni.
La risposta poetica «Me, We» pronunciata molti anni fa dal mitico Cassius Clay davanti a centinaia di studenti della prestigiosa Università statunitense di Harward, è servita a Mauro Berruto per spiegare il concetto di squadra, in cui «campioni» e «gregari» si uniscono in maniera necessariamente complementare e quasi sempre vincente.
I 40 secondi dell'esercizio di Yuri Chechi alle Olimpiadi di Los Angeles hanno illuminato gli occhi di tutte e di tutti, ricordando che in quel straordinario «capolavoro d'oro» si sono fusi talento, visione, sacrificio, coraggio, umiltà, tenacia, determinazione, curiosità, rispetto verso tutto e tutti.
Gli studenti del Liceo Rosmini hanno così beneficiato di una specialissima lectio magistralis del tecnico - filosofo Mauro Berruto. Alla fine lo hanno ringraziato e salutato con un'autentica fragorosa olimpionica standing ovation.
Parole di plauso e di ringraziamento sono giunte al termine della mattinata anche dal Preside del Liceo Rosmini prof. Paolo Pendenza e dall'Assessore comunale di Rovereto Mario Bortot.
Paolo Farinati