Sudan, gli italiani hanno lasciato Khartoum

Con loro anche i cittadini che lo hanno chiesto. Meloni: «L’Italia non lascia indietro nessuno»

L’operazione, condotta alla perfezione dai nostri reparti speciali, si è conclusa positivamente.
I nostri C 130 sono atterrati all’aeroporto di Khartoum in una pista di foriuna. I fucilieri dell'aeronautica hanno messo in sicurezza quel poco che rimaneva dell'aeroporto, gli incursori di marina hanno raggiuno gli italiani da evacuare e li hanno accompagnati a bordo, dove i reparti speciali dei carabinieri li hanno sistemati il più in fretta possibile.
Poi sono rientrati tutti i nostri militari e infine anche l'ultimo aereo è partio per Gibuti.
Si sono presentate le stesse difficoltà incontrate negli ultimi voli dall'Afghanistan.

Da lì partiranno per l’Italia, il cui arrivo è previsto per lunedì sera.
Si tratta di dipendenti dell’Ambasciata italiana, di operatori economici e religiosi, ma anche di personale svizzero e persone non italiane ma che hanno chiesto di partire con noi perché avevano collaborato con il nostro paese.
In serata il Ministro Tajani ha informato la premier Meloni che l’operazione era riuscita.
E la Meloni aveva approvato anche l’evacuazione del personale non italiano, dicendo «L’Italia non lascia indietro nessuno».