Altra gaffe del Ministro Toninelli, stavolta sulla TAV
Ha inviato a Macron i risultati della perizia costi-benefici prima di presentarla al Paese
Probabilmente adesso il ministro Toninelli proverà a far chiudere il nostro giornale, ma noi siamo testardi.
L’aver informato la Francia prima che i propri alleati di governo sulle risultanze della verifica costi-benefici sulla TAV, è una gaffe grande come una casa.
Anzi, diciamo di più: il suo comportamento non è quello che ci si aspetta da un Uomo di Stato.
Matteo Salvini non ci sta e dichiara alla stampa: «Io, da vicepresidente del Consiglio che rappresenta gli italiani, non ho l’esame costi-benefici della Tav ma pare che ce l’abbiano a Parigi: questo è abbastanza bizzarro».
Luigi Di Maio rincara la dose di gaffe precisando che anche lui non è stato informato e pertanto «c’è una perfetta simmetria informativa». Nel senso che Toninelli ha bypassato entrambi i leader della maggioranza. In pratica, mal comune, mezzo gaudio.
Noi forse non siamo sereni di giudizio, ma adesso le gaffe sono due.
La prassi vuole, spiega Toninelli, che lo studio debba essere condiviso prima con gli interlocutori diretti, ovvero Francia e Italia ed Europa, e solo in un secondo momento sarà fatto pervenire a Salvini e a Di Maio.
Incredibile: l'Italia sarebbe lui. Cioè il ministro ha fatto sua la decisione di fermare la TAV senza consultarsi con nessuno.
Il no alla Tav e il sì all’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini ci fa pensare che si sia alla fine di un accordo di governo piuttosto singolare.
Ma la politica, si sa, è l'arte di fare le cose impossibii.