Israele, i tragici aggiornamenti della prima giornata di guerra

Uccisi 500 ebrei, presi in ostaggio 100 civili. Uccisi 300 palestinesi. Intervengono anche gli hezbollah del Libano – Hamas ammette l’aiuto dell’Iran

La guerra si presenta fin dal primo giorno estremamente sanguinosa. Si registra la morte di 500 israeliani, in gran parte civili.
Secondo Tel Aviv, i terroristi palestinesi uccisi sono quasi 350 e molti ostaggi sarebbero stati liberati.
Ma la cosa che sconcerta di più sono le retate fatte casa per casa da miliziani palestinesi che hanno rapito donne e bambini da tenere in ostaggio per fronteggiare la prevedibile reazione di Israele.

Netanyahu ha richiamato decine di migliaia di riservisti e ha iniziato a inviare i carri armati a Gaza, peraltro già bombardata dagli aerei militari.
Un poliziotto egiziano ha ucciso due turisti israeliani in visita ad Alessandria. Ma l’Egitto si dichiara «moderato». E visto che è presumibile che i Palestinesi cercheranno di riparare in Egitto, è probabile che gli Israeliani entrino in Egitto proprio per bloccarne la fuga.
Hamas ha ammesso che l’operazione militare è stata sostenuta fattivamente dall’Iran.

Non si sa come reagirà l'Iran se Israele invaderà la Palestina.
Intanto però Hezbollah (il Partito di Dio) del Libano meridionale ha rispolverato i mortai e i razzi (forse anche questi di origine iraniana) colpendo il vicino stato di Israele. I cui militari, ovviamente hanno risposto con altri razzi e artiglieria.

Come abbiamo scritto ieri, la guerra al confine tra Libano e Israele ci preoccupa particolarmente perché nella Missione Unifil dell’Onu che si occupa proprio per conservare la pace in quei territori, ci sono attualmente 1.256 soldati italiani.

Nota: Avevamo scritto erroneamente che i morti israeliani erano 300 a fronte dei palestinesi che ne avevano persi 500.
Ci eravamo sbagliati: era viceversa. Ora è corretto.