«Etty Hillesum, l'intelligenza del cuore», alla Caritro di Rovereto

Incontro per la Giornata della Memoria con Wanda Tommasi dell’Università di Verona, venerdì 27 gennaio ore 17.30, sala Fondazione Cassa di Risparmio

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La questione del dolore, della sofferenza, dell’ingiustizia, del male è una realtà che, al di là del mutare dei tempi e della storia, attraversa e segna irrimediabilmente la condizione umana.
Il XX secolo sembra aver mostrato un esito assoluto in questo senso, ma anche ai nostri giorni siamo costretti a fare continuamente i conti con realtà della cronaca quotidiana che alle volte ci risultano insostenibili per la crudeltà e l’impotenza umana ad affrontare tanto dolore e tanta disumanità.
Ma ci sono esistenze di uomini e donne che pure in tali situazioni, ci hanno lasciato e lasciano testimonianze straordinarie per come sono riuscite a salvare «la sorgente buona nell’umano», senza lasciarsi schiacciare totalmente da ciò che la realtà esterna distrugge.
È il caso di Etty Hillesum (1914-1943), giovane donna ebrea olandese, che voleva fare la scrittrice, ma che troppo presto ha dovuto condividere la sorte di altri milioni di ebrei: la sua entusiastica vita è stata annientata nel campo di Auschwitz.
 
Ci ha lasciato un Diario (1941-1943) e delle Lettere(1942-1943) testimonianze del suo intenso percorso spirituale: determinata a vivere pienamente tutto ciò che le capitava, si costruì una disciplina interiore che le permise di affrontare con grande lucidità e nello stesso tempo con partecipazione e distacco, la terribile condizione della persecuzione che il nazismo stava attuando; così scrive nel Diario che si sente «come un piccolo campo di battaglia su cui si combattono i problemi.. del nostro tempo» e in quella contingenza «l’unica cosa che si può fare è offrirsi umilmente come campo di battaglia» affinché quei problemi possano «trovare ospitalità da qualche parte, trovare un luogo in cui possano combattere e placarsi, e noi, poveri, piccoli uomini, noi dobbiamo aprir loro il nostro spazio interiore, senza sfuggire».
 
Perché la giornata della memoria non sia solamente rievocazione e per capire che cosa può dirci oggi un’esistenza come quella di Etty Hillesum, la sua disarmante presenza agli eventi del proprio tempo, la sua ricerca interiore, il suo desiderio di scrittura, i suoi interrogativi sulla differenza tra donne e uomini, la Casa delle donne ha organizzato un incontro con Wanda Tommasi, docente di Storia della Filosofia del’Università di Verona, che sulla scrittura e la figura di questa giovane donna ha dedicato il libro «Etty Hillesum. L’intelligenza del cuore» .
L’incontro è per venerdì 27 gennaio alle ore 17.30, alla sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.
 
L'iniziativa fa parte del progetto «A voce alta. Esperienze e parole di donne che cambiano il mondo» a cura di Osservatorio Cara Città, Se Non Ora Quando? Trentino, ANPI Rovereto-Vallagarina sezione A.Bettini, realizzato grazie al sostegno della Fondazione Caritro, in collaborazione con Comune di Rovereto e Comunità della Vallagarina.