Rossi: «Mai detto che la Corte dei Conti mina l'autogoverno»

Il presidente aveva concluso l’intervento sulla manovra di bilancio stigmatizzando l'eccessiva polemica delle opposizioni

Alcuni articoli comparsi oggi sulla stampa locale [escluso l’Adigetto.it – NdR] in merito all’intervento finale in aula consiliare del governatore del Trentino Ugo Rossi, ieri, in chiusura della discussione della manovra di Bilancio, potrebbero indurre ad un fraintendimento delle parole pronunciate.
 
«Non ho mai detto che la Corte mina l’autogoverno, – precisa Rossi. – In un passaggio in cui mi riferivo all’attività consiliare ho detto che spesso la critica in direzione del ‘cattivo governo provinciale’ assume anche il significato di una critica indiretta e ingiusta rispetto ai temi e ai valori dell’autogoverno.
«Mi riferivo all’uso eccessivo della polemica in aula, che troppo spesso si serve strumentalmente anche delle relazioni della Corte dei Conti.
«In queste relazioni, vengono condotti degli approfondimenti e delle analisi che a volte possono non tener conto fino in fondo della particolarità del nostro status.»
 
«Un chiarimento mi sembra doveroso – conclude Rossi. – Il mio riferimento era all’uso politico eccessivo di queste tematiche e non al lavoro della Corte dei Conti, istituzione con cui la Provincia ha sempre collaborato - e collaborerà in futuro - mettendo a disposizione ogni documentazione e ogni atto dovuto nonché adottando tutti i correttivi che l’organo di controllo dello Stato ci ha nel tempo indicato.
«Ciò che ho stigmatizzato, pertanto, non è affatto il lavoro della Corte ma l’uso politico e mediatico che se ne vuole fare e che rischia di indurre l’idea di un’Autonomia che non rispetta le regole.»