Il 4 maggio è stato l’anniversario strage nazista di Vattaro
La vergogna di un assassinio avvenuto dopo la resa delle Forze Armate tedesche
Il 76° anniversario della strage nazista del 4 maggio 1945 a Vattaro, che vide la morte di 7 partigiani - 6 uomini e una donna - della Divisione "Garemi" operante nella zna di Asiago al confine con il Trentino, è stato ricordato sabato mattina con una cerimonia presso il cippo che ricorda il loro sacrificio.
Quell'episodio aveva suscitato vasta e motivata apprensione tra la popolazione del paese e solo recentemente essa ha trovato composizione tra le diverse versioni storiche, fermo restando che si trattò dell'ennesima.
«Quella di Vattaro – ha ricordato il presidente di Anpi Trentino Mario Cossali – si inserisce in una sequenza che proprio nella parte conclusiva del secondo conflitto mondiale, ha visto le contrade della nostra provincia e del vicino Alto Adige funestate da numerosi eccidi da parte delle truppe naziste in ritirata.
«Ed è ancora più grave che queste stragi - la più sanguinosa in Trentino quella di Stramentizzo - siano avvenute DOPO la resa incondizionata di tutte le truppe tedesche presenti sul territorio italiano.»
All'iniziativa, promossa dall' Anpi del Trentino e di Vicenza e Bassano, congiuntamente all'amministrazione comunale dell'Altopiano della Vigolana, hanno partecipato, a nome del sindaco, gli assessori Jessica Dellai e Marcello Sadler, oltre a numerosi consiglieri sia di maggioranza che di opposizione.
Nelle parole dell'assessora Dellai, di Walter Nicoletti e di Paolo Bridi, l'esortazione a tenere viva la memoria di questi tragici avvenimenti quale condizione per ritrovare le ragioni morali ed ideali che ancora oggi interpellano quanti, in un mondo segnato da profonde ingiustizie e dalla diffusa mancanza di libertà, democrazia e giustizia sociale, avvertono e praticano concretamente il dovere di testimoniare l'impegno per assicurare a tutti la dignità propria di tutti gli esseri umani.