Per i suoni delle Dolomiti in mille incantati dal Fado

Protagonista dell’appuntamento che ha inaugurato sulle Dolomiti di Brenta l’edizione n. 29 del festival in quota la portoghese Carminho, nuova stella del fado

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Un nuovo viaggio tra musica e camminate tra le montagne del Trentino ha preso il via oggi da Malga Tassulla, nell’anfiteatro naturale che racchiude il Pian della Nana, nel settore più settentrionale e misterioso delle Dolomiti di Brenta, con il primo appuntamento della 29esima edizione de I Suoni delle Dolomiti. Fino al 29 settembre la rassegna porterà in alta quota musicisti di ogni genere, accomunati dalla voglia di far ascoltare la propria musica immersi nella natura. Protagonista dell’appuntamento inaugurale è stata la cantante portoghese Carminho, nuova regina del fado, mirabile fusione di musica e poesia.
 
Nome d'arte di Maria Do Carmo de Carvalho Rebelo de Andrade, Carminho ha espresso tutta la sua dichiarazione d'amore per il Fado, accompagnando per mano il pubblico in un viaggio fatto di note e «saudade». Un incontro di quelli che non si vorrebbe finissero mai, concluso da Carminho affidando la sola voce al vento nel religioso silenzio del pubblico, oramai conquistato e rapito nella suggestione di un momento infinito.
Da «O Quarto» a «Fado è Amor», passando da «Praia a Deserta» o «Pedra Sola» i brani dell'album Portoguesa hanno rapito il pubblico portandolo nel mondo di Carminho.
 

 
Ritmi struggenti ed intensi e poi invece più travolgenti e festosi, come «Marcha de Alcantara de 1969», si sono inannellati in quel perfetto dialogo fra la voce della cantante e gli strumenti. Chitarra Fado classica, basso, memotromo, chitarra elettrica e chitarra portoghese a cornice di una voce che non si è risparmiata e a cui le pareti di roccia che creano quell’anfiteatro naturale sulle distese verdi del Pian de la Nana hanno fatto da eco come valore aggiunto al concerto.
 
«Grazie per questo momento meraviglioso in questo luogo magico - ha detto la cantante e compositrice, toccata nell'emozione. Ho iniziato a cantare Fado a 12 anni e da allora è parte di me» ha confidato. L'artista ha infine salutato il pubblico in un brano a solo voce e alla chitarra elettrica, «Estrela», la stella che, ha detto, «illumina l'anima ma anche il viaggio di tutti voi che ormai siete miei amici».
 

 
Nel secondo appuntamento del Festival, sabato 31 agosto alle ore 12, saranno i pascoli attorno a Malga Canvere in Val di Fiemme, affacciati sulle cime delle Pale di San Martino e di fronte alla foresta di Paneveggio, ad accogliere Die Cellisten des Mozarteum Salzburg, ovvero sette allievi della prestigiosa università di Salisburgo guidati dal loro Maestro, Giovanni Gnocchi, solista di fama internazionale e docente al Mozarteum dal 2013.
Con un programma all’altezza della loro fama l’ascoltatore sarà accompagnato in un appassionante viaggio musicale che, partendo dalla musica antica di Carlo Gesualdo da Venosa e John Dowland, attraverserà varie epoche musicali per approdare al contemporaneo di Astor Piazzolla e di Krzysztof Penderecki, in un continuo alternarsi di stili, suoni e colori.
 
Il luogo del concerto è raggiungibile da Predazzo in automobile fino a Bellamonte - località Castelìr (parcheggio) da dove si prosegue con la cabinovia Castelìr – Fassane - Morea e quindi a piedi lungo il sentiero 623 (ore 0.20 di cammino, dislivello 10 metri, difficoltà E). Oppure da Moena in auto fino alla partenza degli impianti dell’Alpe Lusia (parcheggio), poi con la cabinovia Ronchi – Valbona - Le Cune e quindi a piedi lungo il sentiero 623
(ore 1.15 di cammino, dislivello in discesa 230 metri, difficoltà E). In caso di maltempo il concerto verrà recuperato alle ore 17.30 al Palafiemme di Cavalese. I biglietti per l’accesso gratuito in sala sono in distribuzione fino ad esaurimento posti dalle ore 15.30 presso la cassa del teatro.