Coldiretti: Il gran caldo spinge 4,9 mln di italiani in vacanza

E i turisti vogliono il giugno per andare a caccia di sconti per battere il caro inflazione

Sono 4,9 milioni gli italiani che quest’anno hanno scelto di andare in vacanza a giugno spinti dall’arrivo del grande caldo e dalla fine della scuola.
È quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ nel week end che segna tradizionalmente l’inizio delle ferie per l’arrivo dell’estate.
Alle partenze per le vacanze durante il week end si aggiungono – spiega Coldiretti Trentino Alto Adige– quelle per le gite in giornata verso le località di montagna e le valli come quelle del Trentino Alto Adige per godere del clima favorevole dopo una primavera segnata dal maltempo.
 
Le partenze fuori stagione – precisa Coldiretti Trentino Alto Adige – sono particolarmente apprezzate anche da chi ama la tranquillità e vuole stare lontano dalle folle senza rinunciare però a visitare le principali mete turistiche.
Se in piena estate è il mare – spiega Coldiretti – a fare la parte del leone, in questo periodo dell’anno particolarmente apprezzate sono anche le scelte alternative per i piccoli borghi di montagna che fanno da traino al turismo enogastronomico, con ben il 92% delle produzioni tipiche nazionali che nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti.
 
Gettonati secondo Campagna Amica i 25mila agriturismi presenti in Italia che consentono di vivere in questo periodo i cicli stagionali delle produzioni, dalla raccolta del grano a quella della frutta.
Se la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata, a far scegliere l’agriturismo – aggiunge Coldiretti Trentino Alto Adige – è la spinta verso un turismo più sostenibile che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.
 
«L’alimentazione – sottolinea il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi – è diventata la principale voce del budget turistico con un impatto economico che è valutato attorno ai 30 miliardi di euro su base annua, divisi tra turisti italiani e stranieri che sempre più spesso scelgono il Belpaese come meta delle vacanze per i primati enogastronomici.
«Si tratta di un risultato che dimostra l’immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico e occupazionale.»