Noi siamo la nostra memoria – Di Luciana Grillo

Gianni Gentilini, ospite di dall’Inner Wheel Club Trento Castello sul tema: «La Memoria tra la Vita e la Letteratura, implicazioni mediche e fenomeni correlati»

Nei giorni scorsi si è tenuta a Palazzo Benvenuti di Trento una interessante conferenza organizzata dall’Inner Wheel Club Trento Castello.
Ospite il dottor Gianni Gentilini, medico di lungo corso, molto amato dai suoi pazienti e stimatissimo dagli amici.
Ha al suo attivo numerose pubblicazioni, che rivelano non soltanto la competenza professionale, ma anche una cultura vasta che tocca campi assai diversi fra loro, dalla storia alla letteratura.
L’ultima pubblicazione, Pandemia e Apocalisse, è del 2022.
Lo ha presentato con grande calore la Presidente del Club, dottoressa Francesca Ferri, che ha messo in luce, tra l’altro, le qualità umane del dottor Gentilini, la sua empatia nei confronti dei pazienti, la sua disponibilità a seguire il corso delle malattie.
 
È stato scelto un tema intrigante: «La Memoria tra la Vita e la Letteratura – implicazioni mediche e fenomeni correlati», un tema che riguarda tutte e tutti, giovani e meno giovani che, presi dai mille impegni che caratterizzano le nostre giornate, facilmente dimentichiamo… il gas acceso sotto una pentola vuota, dove abbiamo appoggiato gli occhiali, a che ora dobbiamo incontrare una persona, e così via.
Ovviamente, la memoria è in ciascuno di noi, senza memoria non avremmo una storia, un passato.
Ci sono citazioni importanti in proposito, per Solzhenistyn «Possiedi solo ciò che puoi portare con te; conosci le lingue, conosci i paesi, conosci la gente. Lascia che la tua memoria sia la tua sacca da viaggio».
 
Liliana Segre ha sostenuto che «Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare».
Le parole di Marcel Proust, in questo caso, sono particolarmente adatte all’incontro, dato che Francesca Ferri è una farmacista: «Troviamo di tutto nella nostra memoria: è una specie di farmacia, di laboratorio chimico, dove si mettono le mani a caso, ora su una droga calmante, ora su un veleno pericoloso».
 
Il dottor Gentilini ci ha indicato le tre memorie che in qualche modo coinvolgono tutti/e: quella individuale, quella collettiva, quella sociale, e poi ci ha parlato della memoria sensoriale che permette di memorizzare sensazioni ed è labile, della memoria a breve e a lungo termine, della memoria iconica, legata all’immagine.
Ci ha inoltre illustrato tecniche mnemoniche e ci ha spiegato come per associazione di idee si possano ricordare fatti, dati e date.
Ha sottolineato anche che la memoria è influenzata da vari elementi, ad esempio dalla cultura.
 
La conversazione del dottor Gentilini è stata molto gradevole, non sono mancate le battute e i sorrisi, insomma si è toccato un argomento serio con garbata leggerezza che non è diventata mai banalità.
Il tempo è volato, i presenti sono rimasti inchiodati alle loro sedie in ascolto devoto, chissà quante altre cose avremmo potuto ascoltare… ci siamo limitati a chiudere il pomeriggio con qualche domanda e con la speranza che un'altra occasione si possa concretizzare.