UniCittà: Ateneo e Comune per il benessere dei cittadini

Firmato oggi dal sindaco Andreatta e dal rettore Collini il piano degli interventi 2019/20

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Da «Università nella Città» a «Università della Città»: un Ateneo integrato a pieno titolo e non percepito come un corpo estraneo o un po’ distante.
Con questo scopo si è sviluppato dal 2016 a oggi il progetto UniCittà, nato da un’intesa tra Comune e Università di Trento per avviare la discussione e la promozione di buone pratiche nel rapporto tra comunità cittadina e università.

Piccoli e grandi progetti concreti con cui i docenti e gli studenti dell’Ateneo sono stati coinvolti nella vita della città per migliorare il benessere dei suoi cittadini.

Un bilancio dei primi anni di attività è stato tracciato oggi in Comune dal sindaco Alessandro Andreatta e dal rettore Paolo Collini che hanno poi sottoscritto il programma delle attività messe in campo per il prossimo anno 2019/20.
Cinque le linee di intervento: sicurezza, economia e società, studenti e partecipazione, smart cities e mobilità, comunicazione.

 I nuovi progetti 2019/20 
- Area della sicurezza e degli aspetti giuridici.
Il progetto prevede la promozione di seminari tematici specifici sulla sicurezza urbana in cui i ricercatori e le ricercatrici dell’Ateneo saranno a confronto con i rappresentanti degli enti locali sulla percezione della sicurezza e sulla sua rappresentazione mediatica, nonché sul tema della rigenerazione urbana in relazione alla sicurezza.
Sarà anche organizzato un corso di 20 ore rivolto a studenti e dipendenti comunali su «Sicurezza urbana: questioni giuridiche e criminologiche.»
- Area studenti e partecipazione – Tante le iniziative in questa voce.
Si comincia con il sostegno alla terza edizione del Poplar Festival, la rassegna ideata dagli studenti, capace di coniugare cultura, partecipazione sociale, aggregazione e occasione di dialogo tra università e cittadinanza.
Il progetto Trento Cultural Footprint punta a valorizzare gli spazi di proprietà del Comune e dell’Università attraverso un utilizzo temporaneo e innovativo in ottica artistica-culturale, stimolando una progettualità congiunta tra cittadini e popolazione universitaria.
«La Città del dibattito» vuole invece incentivare iniziative di dibattito pubblico, diffondendo e radicando questa pratica grazie ad attività di tutoring e formazione al dibattito e promuovendo come «prima palestra» di applicazione il contesto cittadino e le problematiche del territorio.
Infine, in vista delle elezioni comunali 2020 previste anche azioni di promozione verso gli studenti sulla possibilità di proporsi come presidenti o scrutatore/scrutatrice di seggio elettorale.
- Area smart cities e mobilità.
Per quanto riguarda la mobilità dal centro storico alla collina è previsto l’avvio di un dibattito con la cittadinanza con attività che verranno poi delineate.
- Area comunicazione.
Per dare visibilità ai progetti messi in atto per il benessere cittadino, informare e raccogliere proposte dalla cittadinanza è stato avviato e verrà portato avanti un progetto di visibilità e identità visiva.
Da oggi è anche disponibile il nuovo sito dedicato: www.unicittàtrento.it
 
  Cosa è stato fatto, cosa resta da fare: il bilancio della collaborazione 
Il progetto «Nutrire Trento» è nato nel 2017 ed è il risultato di una collaborazione tra Comune e Università, insieme a produttori, categorie economiche, ricercatori, professionisti, scuole, gruppi e associazioni di cittadini.
Con tale iniziativa si è puntato in particolare alla sensibilizzazione della cittadinanza sui temi di food policy urbane, consumo sostenibile e razionalizzazione della logistica, cercando di costruire relazioni dirette tra chi produce e chi consuma con il coinvolgimento di studenti e dipendenti dell’Ateneo trentino.
È stato realizzato allo scopo anche un sito web dedicato (www.nutriretrento.it).
Gli obiettivi futuri punteranno a sviluppare azioni presso gli attori coinvolti finalizzate a promuovere un consumo più consapevole, sensibilizzare a una produzione più sostenibile accorciare le distanze tra produttore e consumatore, tra città e campagna.
Tra i progetti più significativi promossi grazie ai tavoli di lavoro UniCittà l’indagine sulla percezione del rischio del fenomeno migratorio e i seminari tematici in materia di sicurezza urbana.
Il supporto alla governance cittadina si è concretizzato anche nel progetto di revisione del Prg e nella pianificazione delle politiche economiche e sociali del territorio, tema su cui si è tenuto un seminario specifico. Inoltre si è avviata una linea di ricerca sulla revisione del piano di politica turistica.
Sono stati poi ideati (ne è prevista la realizzazione entro l’anno in corso) laboratori per ripensare gli spazi pubblici destinati a studenti universitari e un’indagine sulla percezione dell’Ateneo trentino tra la cittadinanza. E tra le proposte culturali, il seminario Semper che ha indagato i legami tra poesia e musica, con particolare attenzione alla scena contemporanea.
Nel prossimo anno accademico saranno portate a termine anche altre iniziative avviate, tra cui il progetto formazione all’uso dei defibrillatori automatici esterni (DAE) di un centinaio fra docenti, dipendenti dell’Ateneo e studenti.
Per agevolare l’accoglienza delle matricole che arrivano a Trento, il progetto ha finanziato la redazione di un guida alla città e ai servizi con suggerimenti e proposte, redatta dagli stessi studenti.
Infine, è stato pubblicato nei giorni scorsi un bando per premiare le tesi di laurea di interesse per lo sviluppo e l'innovazione del territorio, che permetterà ai premiati di presentare pubblicamente i propri elaborati.
La pianificazione e realizzazione delle attività è affidata ad un Comitato di coordinamento composto da tre rappresentanti dell’Università, tre rappresentanti del Comune di Trento e la partecipazione di un/una rappresentante dell’Opera Universitaria e di un/una rappresentante della componente studentesca universitaria.
Il coordinamento nei primi due anni è stato affidato al professor Ivano Bison, da febbraio sostituito dal professor Marco Tubino, che oggi ha presentato il piano di sviluppo per i prossimi anni, insieme a Chiara Morandini, direttrice generale del Comune di Trento.
 
 La rete europea e il progetto UniCittà a Trento 
Il progetto UniCittà avviato a Trento dal Comune e dall’Ateneo ha preso il via grazie a un protocollo europeo firmato a settembre del 2015 tra i rappresentanti dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia (ANCI) e della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI).
Obiettivo dell’intesa proporre ai governi cittadini e alle università rapporti di collaborazione sui temi essenziali allo sviluppo dei territori e dei saperi. Il protocollo internazionale è stato recepito a Trento il 18 maggio 2016 con la sottoscrizione di un accordo tra Comune e Università di Trento per aderire formalmente alla rete europea di città universitarie UNITOWN.
Questo atto ha segnato l’avvio del progetto UniCittà a Trento.