EDUCA: il tema e la call per le candidature all'XI edizione

Possibilità di candidare proposte per il programma 2020 del festival dell'educazione

La perfezione è diventata «modello sociale», ha invaso le relazioni a scuola, in famiglia e nelle comunità, ed è stata assunta come misura dell’«essere» estromettendo la possibilità di sbagliare ed emarginando chi è più fragile.
Questo modello inarrivabile rafforza «vecchie» esclusioni e ne genera di nuove: bullismo, dipendenze, disturbi dell’alimentazione e dell’apprendimento.
Nell’XI edizione di EDUCA, che si terrà a Rovereto dal 17 al 19 aprile 2020, esperti di fama nazionale e testimoni di buone pratiche si incontreranno per ripartire dall’umana imperfezione riconoscendone la forza generativa.
Il programma del Festival in preparazione a cura del Comitato promotore e dal Board scientifico di EDUCA sarà arricchito dalle proposte delle agenzie educative e degli enti culturali che parteciperanno entro il 22 gennaio alla selezione della Call for proposal.
 
Viviamo in una società che propone costantemente e ovunque la perfezione come modello, che non ammette le differenze e le non conformità agli standard, dove l’errore da strumento per conoscere è divenuto fallimento irreversibile dell’essere, l’apparire impeccabili è irrinunciabile anche se ottenuto a colpi di photoshop.
Ecco perché il Comitato promotore di EDUCA, (composto dalla Provincia autonoma di Trento, dall'Università degli Studi di Trento e dal Comune di Rovereto) ha deciso di dedicare la prossima edizione del Festival, che si terrà dal 17 al 19 aprile 2020 a Rovereto, alla società dell’(im)perfezione con l’obiettivo di recuperare l’idea che le imperfezioni e le fragilità che accomunano tutti sono forza che alimenta le relazioni educative, la base su cui trovare risonanze con gli altri e costruire legami significativi.
Il Comitato è già impegnato nella costruzione del programma con il contributo scientifico di Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Franco Demarchi e IPRASE.
 
L’edizione 2020 di EDUCA andrà alla ricerca di bussole che sostengano la costruzione di un’intelligenza collettiva che sa vedere le differenze, gli errori e conduce ad un continuo migliorarsi perché ognuno può fare di più se la meta è realmente raggiungibile.
I filoni individuati dal Comitato promotore sono: la disabilità e i bisogni educativi speciali; le relazioni «pericolose» (bullismo, segregazione, esclusione, dipendenze); le misure dell’educazione (le performances a scuola, nelle arti, nello sport...); i modelli di bellezza; le tecnologie per l’apprendimento.
 
 Call for educa 
La rappresentazione dell’educazione come bene comune ha portato, negli anni ad aprire a reti e soggetti diversificati, a livello locale e nazionale, al fine di dare visibilità e diffusione alle sperimentazioni pedagogiche e alle innovazioni che si producono dentro ai luoghi dell’educare e del vivere comune (la scuola, le famiglie, le associazioni e le cooperative, gli spazi comuni dei quartieri, dei paesi e delle città).
Di qui la chiamata a partecipare rivolta a tutte le organizzazioni e agli enti educativi e culturali interessati per contribuire, alla realizzazione del Festival portando riflessioni e pratiche maturate all’interno dei rispettivi contesti attraverso seminari, laboratori o spettacoli.
Una chiamata cui negli anni hanno risposto quasi 300 organizzazioni.
La scadenza per la candidatura è il 22 gennaio 2020 e va presentata compilando una delle schede pubblicate sul sito www.educaonline.it dove sono specificati anche i criteri di ammissione, le modalità di selezione e i servizi messi a disposizione.
Le schede vanno inviate all’indirizzo e-mail: [email protected].