Israeliani in rivolta contro Netanyahu: sciopero generale

Hamas ha ucciso sei ostaggi a risposta della sospensione delle trattative

Va premesso che il colpevole anche in questo caso è Hamas. Un assassino senza scrupoli.
Ma indubbiamente Netanyahu non è adatto a gestire la situazione. Dovrebbe dimettersi domani, ma avrebbe dovuto farlo diversi mesi fa.
In un paese democratico occidentale - come vuole considerarsi Israele - il suo governo sarebbe caduto molto prima.
Ha ucciso quasi 40.000 palestinesi senza sconfiggere Hamas e senza portare a casa gli ostaggi. Un fallimento su tutti i fronti.
Sappiamo che, se si dimette, deve rispondere alla legge israeliana nell’ipotesi del reato di corruzione, processo sospeso proprio perché Capo del Governo. Quindi farà il possibile per resistere al potere.
In tutti i casi lunedì ci sarà sciopero generale contro Netanyahu. Non ci illudiamo che si dimetta, ma ormai ha capito anche lui che il suo paese non lo stima affatto, anzi.
 
Resta in piedi la problematica Hamas. Ma è evidente che Netanyahu non ce la farà mai a sconfiggerlo.
I tempi di Golda Mayr sono ormai lontani, ma i suoi metodi dovrebbero essere rispolverati.La vendetta deve essere chirurgica.
E comunque, dopo la strage dei palestinesi e la fine di questi sei ostaggi non è più pensabile che si possa giungere alla costituzione di due stati separati.
Certamente l’odio tra le due popolazioni ha raggiunto livelli mai visti prima.
Il primo colpevole di tutto questo è certamente Hamas, ma l’incapace è e resta Netanyahu. Verrà ricordato come il presidente più inetto della breve storia di Israele.
Vediamo cosa succede domani.