Ce diable d’italien! Diavolo d’un italiano!

Con tutto quello che sta sconvolgendo l'Europa, il Pil italiano cresce del 4%

Nel terzo trimestre del 2022 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% in termini tendenziali.
Il terzo trimestre del 2022 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al terzo trimestre del 2021.

La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria, mentre i servizi hanno registrato un aumento.
Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta.
La variazione acquisita per il 2022 è pari a 3,9%.
 
È il settimo trimestre consecutivo che la crescita economica nel nostro paese cresce dello 0,5% in termini congiunturali, del 2,6% in termini tendenziali, con una crescita acquisita per il 2022 del 3,9%.
Industria e agricoltura segnano un calo per via dei costi crescenti dell’energia, ma il turismo ha tirato su una costola.
Il ritardo dell’autunno ha fatto risparmiare in termini di riscaldamento e favorito il turismo.
Se solo si riuscisse a riportare gas ed energia elettrica nei binari dell’onesto, l’Italia potrebbe fare un balzo avanti e trainare il resto dell’Europa.
Per il momento le economie più potenti della UE ci guardano con una certa sorpresa: «Ce diable d’italien».