Folgaria, è nata la Cassa Rurale degli Altipiani
Dopo due anni di gestione commissariale, la Cassa Rurale si trova ora nella condizione di guardare avanti con una certa serenità
L’assemblea dei soci, che si è svolta ieri sera, ha deliberato, oltre al cambio della ragione sociale, lo spostamento a Carbonare di Folgaria della direzione generale e la riduzione dei componenti del cda.
Dopo due anni di gestione commissariale, la Cassa Rurale si trova ora nella condizione di guardare avanti con una certa serenità: sono stati sensibilmente alleggeriti i crediti deteriorati e i costi che gravavano sul bilancio
Una consistente presenza di soci ha caratterizzato lo svolgimento, ieri sera, al Centro congressi di Lavarone, dell’assemblea ordinaria e straordinaria della Cassa Rurale di Folgaria.
Per decisione quasi unanime dell’assemblea (quattro astenuti su 460 votanti) la Cassa Rurale ha cambiato nome: dopo l’omologazione del nuovo statuto si chiamerà Cassa Rurale degli Altipiani.
Il territorio di riferimento rimane lo stesso e include Folgaria, Lavarone, Luserna.
La direzione generale sarà però trasferita a Carbonare, mentre la sede legale rimarrà a Folgaria in piazza San Lorenzo.
Le modifiche allo statuto, appunto, costituivano il principale punto dell’ordine del giorno.
Oltre all’introduzione della nuova ragione sociale, l’assemblea ha deliberato la riduzione a 7 del numero dei componenti del consiglio di amministrazione.
Sono stati anche rimossi i vincoli territoriali per la votazione dei consiglieri e del presidente, che potranno essere residenti in qualsiasi degli ambiti zonali in cui la Rurale esercita la sua attività.
Prima di presentare ai soci le proposte di aggiornamento dello statuto, il commissario della Cassa Rurale di Folgaria, Giambattista Duso, ha ricostruito le tappe salienti della sua gestione, durata quasi due anni, nel corso dei quali sono stati sensibilmente alleggeriti i crediti deteriorati e i costi che gravavano sul bilancio.
La Cassa Rurale si trova ora nella condizione di guardare avanti con una certa serenità e di essere restituita alla comunità.
L’attenzione riservata all’intervento del commissario e le domande espresse in assemblea sono il segno della fiducia riposta dai soci nella ripresa e nel ritorno ad una normale gestione.
A fine settembre i crediti erogati alla clientela ammontavano a 184 milioni, 266 milioni era l’importo della raccolta del risparmio, mentre il patrimonio si attestava sui 14,8 milioni.
Il prossimo passaggio che avrà ancora per protagonisti i soci è la convocazione dell’assemblea, a Folgaria, che avrà il compito di eleggere il presidente e il consiglio di amministrazione.
L’appuntamento si svolgerà entro la fine di dicembre.