Museo Diocesano, inaugurazione della nuova sezione
I nuovi spazi espositivi saranno inaugurati venerdì 13 maggio alle ore 18.00
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Dopo alcuni mesi di lavoro, venerdì 13 maggio alle ore 18.00 riapriranno al pubblico le sale del piano terra di Palazzo Pretorio. In questi suggestivi ambienti – ampliati e rinnovati nell’allestimento – i visitatori troveranno una sezione espositiva dedicata all’immagine di Trento tra il XVI e il XX secolo. Attraverso dipinti, stampe e fotografie provenienti dalle collezioni del Museo si potrà scoprire come è cambiato il volto della città negli ultimi cinque secoli, dal concilio di Trento alla Seconda guerra mondiale. Con questa esposizione permanente il Museo intende mettere a disposizione di ogni tipo di pubblico – cittadini e turisti, esperti o meno - un importante patrimonio d’arte e cultura, un luogo dove scoprire e approfondire la conoscenza di Trento, l’evoluzione del tessuto urbano, gli episodi salienti della sua storia recente.
Il percorso espositivo è suddiviso in tre diverse sezioni, organizzate in ordine cronologico: la prima sala raccoglie stampe e dipinti dei secoli XVI-XVIII che mostrano il volto più antico della città di Trento, serrata nelle mura medievali merlate e protetta a nord dall’ansa del fiume Adige, rettificato tra il 1854 e il 1858. Tra case, strette vie, campanili e piazze non è difficile riconoscere molti luoghi della città tuttora presenti, ma radicalmente modificati nel corso dei secoli. Ricoprono un particolare interesse le due dettagliate vedute di Trento - l’una da sud, l’altra da ovest - realizzate poco dopo la drammatica esperienza dell’assedio francese del 1703, quando il generale Louis-Joseph de Vendôme bombardò la città dal Doss Trento, sparando oltre 500 palle di cannone. Il frammento di una di queste palle di cannone è esposto a lato dei dipinti.
La seconda sala è dedicata all’immagine di Trento tra Settecento e Ottocento; in questo periodo nuove modalità di rappresentazione dello spazio urbano allargano lo sguardo al circondario, proiettando lo skyline della città sullo sfondo delle montagne. Questa diversa concezione figurativa risponde all’esigenza di presentare ai viaggiatori che si muovono lungo le rotte del Grand Tour quanto di bello, significativo o curioso poteva offrire Trento, dando risalto alle emergenze monumentali, alle infrastrutture e agli aspetti più propriamente naturalistici. Una stampa esposta in questa sala offre l’occasione per parlare delle montagne che circondano Trento: l’ambiente naturale in cui è posta la città non è infatti un elemento secondario e uno specifico pannello aiuta i visitatori a conoscere i nomi delle cime che si osservano dal centro urbano.
Le fotografie esposte nella terza e ultima sala documentano le trasformazioni vissute dal territorio di Trento e dai suoi edifici tra il 1850 e il 1945. Tutte le immagini appartengono al fondo fotografico storico del Museo Diocesano Tridentino e vengono esposte al pubblico per la prima volta. Il percorso inizia con alcune vedute di Giovanni Battista Unterveger che mostrano il volto della città dopo i due principali interventi urbanistici del XIX secolo: lo spostamento del corso del fiume Adige, rettificato tra il 1854 e il 1858 al fine di consentire la costruzione della ferrovia, e la progressiva demolizione delle mura medievali (1852-1889). Si prosegue con fotografie di piazza Duomo, con la cattedrale di San Vigilio e di Palazzo Pretorio prima dei rispettivi lavori di restauro. Ampio spazio viene dato a edifici e luoghi della città scomparsi o radicalmente modificati nel corso del Novecento, come l’antico rione del Sass, demolito tra il 1934 e il 1936 per far posto a piazza Littorio, ora piazza Cesare Battisti.
Il percorso si chiude con un piccolo reportage dei danni subiti dalla città durante la Seconda guerra mondiale.
Va sottolineato, infine, l’impegno sul fronte della sostenibilità ambientale. Le sale del piano terra presentano un impianto di illuminazione a tecnologia LED completamente rinnovato.
I nuovi corpi illuminanti garantiscono non solo una drastica riduzione dei consumi, ma migliorano anche la fruibilità artistica dell’opera, grazie a luci più rispettose dei colori e della conservazione dei beni.
L’apertura dei nuovi spazi espositivi è resa possibile grazie al contributo della Provincia Autonoma di Trento e alla fondamentale collaborazione della Cassa di Trento. Credito Cooperativo Italiano.
Visite guidate
In occasione dell’apertura dei nuovi spazi espositivi, il Museo propone tre visite guidate incentrate sui temi del nuovo allestimento: iconografia e storia della città di Trento. I percorsi si terranno sabato 14 maggio ore 16.00 e 17.00; domenica 15 maggio ore 16.00.
Per partecipare è necessario prenotarsi telefonando al numero 0461.234419; la visita guidata è compresa nel biglietto d’ingresso al Museo. Posti limitati (massimo 15 persone).