Festival Portobeseno, 22 e 23 giugno 2018
Due giornate di incontri, documentari, concerti e installazioni nel castello di Beseno
Il 22 e 23 giugno 2018 il festival Portobeseno presenta due giornate di incontri, documentari, concerti e installazioni, ospitati nel castello di Beseno.
Quest’anno la riflessione sul territorio passa attraverso le esperienze di altre realtà italiane, luoghi dell’immaginario collettivo messi in discussione dall’effimero turismo di massa.
«Abbiamo invitato autori, artisti del suono e antropologi di tre città italiane molto simboliche: Venezia, Rimini e Napoli in un’ideale triangolazione di luoghi particolarmente cannibalizzati da fruizioni superficiali», spiegano Davide Ondertoller e Sara Maino curatori della rassegna.
Le pratiche che Portobeseno porta avanti si rifanno all’utilizzo dei linguaggi contemporanei, declinando soprattutto l’ascolto e i suoni in registrazioni ambientali, interviste, passeggiate sonore e dj set, ma ampliando il punto di vista anche al video, alla fotografia e all’installazione.
«Ne nasce un paesaggio sonoro contemporaneo, complesso e composito, fatto di sensazioni e di un patrimonio anche intangibile di saperi e di saper ascoltare mentre è piatta l’immagine che i territori hanno e sono abituati a dare di sé, sempre più piegata ai gusti dei consumatori e del turismo di massa.»
Precederà il festival una residenza artistica che si terrà dal 4 al 10 giugno e porterà in Vallagarina otto artisti dei collettivi TAOB, p16 e default, che stanno conducendo a Venezia una ricerca nell’ambito del racconto dei luoghi.
Il loro intervento, che si tradurrà in performance e installazioni create in maniera site specific e presentate durante il festival, continuerà il gioco di parole innescato dal titolo, trasformando per assonanza la negazione del titolo in un «KnowVisit», traducibile come «saper visitare».
Mai come quest’anno Portobeseno invita chi viene da fuori e chi vive i luoghi tutto l’anno a saperli conoscere, saperli vedere, saperli ascoltare.