In attesa delle Olimpiadi – Di Luciana Grillo
Il Rotary club Valsugana ha ospitato per una sera gli atleti che hanno reso celebre Pinè e il suo stadio del ghiaccio
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Il Rotary club Valsugana ha avuto l’onore di ospitare per una sera gli atleti e le atlete che, nati quasi tutti in Valsugana, con notevole prevalenza di pinetani, hanno reso celebre Pinè e il suo stadio del ghiaccio, vincendo medaglie in tutte le più importanti competizioni mondiali.
Guidati da Sergio Anesi – che oltre ad aver praticato vari sport, è stato Direttore dell’Azienda per il Turismo dell’Altopiano di Pinè e della Val di Cembra e successivamente Direttore dell’Ufficio Attività Sportive della PAT, organizzatore della XXVI edizione dell’Universiade invernale del 2013, Vicepresidente della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, rappresentante dell’Italia nella World Cup Management Commission per conto dell’International Skating Union, Delegato della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio a livello internazionale, Council member di I.S.U. (2016 – 2026), unico trentino eletto nella Giunta Nazionale del CONI, nonché commentatore tecnico per la RAI e per Eurosport e padre di Matteo, vincitore di medaglia d’oro nell’inseguimento a squadre ai XX giochi olimpici invernali di Torino nel 2006 – accolti dal Presidente del club, Luigi Rivieccio e da molti soci e amici, sono stati presentati e per così dire intervistati da Francesco Anesi, che ha chiesto loro di raccontare esperienze e sacrifici, sogni e certezze.
La squadra, composta da Chiara Betti, David Bosa, Elisa Confortola, Davide Ghiotto, Andrea Giovannini, Gloria Ioriatti, Michele Malfatti, Serena Pergher, Arianna Sighel, Pietro Sighel, Alessio Trentini e Matteo Anesi è stata accolta da un caldo applauso.
Poi è stata la volta di questi giovani atleti, Chiara Betti sognando le Olimpiadi di Milano-Cortina, ha frequentato la Facoltà di Psicologia; David Bosa ha ritoccato recentemente a Salt Lake City il suo record personale ed ha conquistato un terzo posto nella prova di Coppa del mondo; Elisa Confortola, in occasione della presentazione della candidatura olimpica dei Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 ha tenuto il discorso di presentazione, ha espresso il desiderio di gareggiare nel suo Paese, ed è stata così convincente da vincere! Come alfiere della Nazionale ha sfilato alla cerimonia di apertura dei Giochi olimpici di Losanna.
Davide Ghiotto, detto «il filosofo del pattinaggio di velocità», oltre a vincere le sue medaglie, si è laureato in Filosofia, ha messo su famiglia con Susy ed hanno uno splendido bambino che si chiama Filippo.
Andrea Giovannini, vincitore di coppa del mondo di Mass Start, campione del mondo nella Gara a Squadre (Team Pursuit), ha unito il suo destino a quello di Linda, prima pattinatrice ed ora allenatrice. Hanno un bimbo che si chiama Enea.
Gloria Ioriatti è praticamente nata e cresciuta sui pattini, perché i suoi genitori sono stati campioni di livello internazionale. Studia Giurisprudenza presso l’Università di Trento.
Michele Malfatti ha conquistato il suo primo podio in Coppa del mondo a Stavanger e la medaglia d’argento insieme a Ghiotto e Giovannini all’europeo di Heerenveen; Serena Pergher, campionessa del mondo juniores di pattinaggio di velocità su ghiaccio nei 500 metri, vincitrice di campionati italiani di categoria, ama la velocità e la pista lunga; Arianna e Pietro Sighel sono fratelli, campioni, figli di un campione - Roberto - primo vincitore italiano di un titolo mondiale nel pattinaggio di velocità e nipoti di Mario, nonno pattinatore anche lui.
Di Arianna e Pietro citiamo soltanto le loro prove vincenti a Seul, dove Pietro conquistò l’oro mondiale di short track nei 500 metri e Arianna il bronzo nella staffetta 2.000 metri mista.
Nella squadra c’è anche Jeffrey Rosanelli, presente all’incontro ma lontano dalle gare per numerosi incidenti. E vorrei aggiungere che quasi tutti appartengono al Gruppo Sportivo Fiamme Oro, Fiamme Gialle e Fiamme Azzurre (polizia penitenziaria.)
La squadra è completata da Alessio Trentini che ha vissuto a Pechino la sua prima esperienza olimpica, si è laureato a Trento in Scienze Cognitive e ama andare in bicicletta godendo di magnifici panorami.
Di Matteo Anesi si è già detto, ora è tecnico della squadra, ha sposato un’ex atleta olandese - Marrit - e ha due bellissimi bambini: Melissa e Riccardo.
A Francesco Anesi, che li ha presentati con brio, è andato il ringraziamento del club.
Le foto di rito hanno concluso una serata in cui i racconti hanno fatto volare tutti sul ghiaccio. Arrivederci alle Olimpiadi Milano-Cortina!