Carabiniere aggredito, la solidarietà delle autorità trentine

Il sindaco Ianeselli: «Solidarietà ai Carabinieri aggrediti» – Fugatti: «Sicurezza e ordine pubblico valore da preservare» – Tonina: «Le strutture sanitarie vanno protette»

Il sindaco Franco Ianeselli esprime solidarietà e vicinanza ai Carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Trento che ieri sono stati aggrediti da un giovane rientrato irregolarmente in Italia dopo la sua espulsione (vedi servizio).
«Ringrazio i Carabinieri per la loro presenza costante in città e per il grande impegno profuso nel garantire la sicurezza dei cittadini in collaborazione con le altre forze dell’ordine e con la nostra polizia locale.
«L’aggressione avvenuta al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara dimostra che si tratta di un compito tutt’altro che facile e non esente da rischi.
«Ieri abbiamo avuto prova ancora una volta che i Carabinieri lo affrontano con professionalità, senza mai tirarsi indietro: per questo sono da sempre un punto di riferimento prezioso tanto per la cittadinanza, quanto per i rappresentanti delle istituzioni.»
 
«Ringrazio tutte le forze dell’ordine per l’impegno con il quale operano quotidianamente per garantire serenità e sicurezza ai nostri concittadini.
«Un ringraziamento particolare e un augurio di pronta guarigione va al carabiniere coinvolto nell’aggressione verificatasi all’ospedale Santa Chiara di Trento.
«La sicurezza e l’ordine pubblico sono un valore per la comunità Trentina che insieme, istituzioni e forze di polizia, intendiamo preservare e per il quale è necessario la collaborazione e l’impegno di tutti, con professionalità, competenza e rispetto.»
Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, in merito all’aggressione subita da un carabiniere della sezione radiomobile della compagnia di Trento.
 
Anche l'assessore provinciale alla salute Mario Tonina esprime solidarietà al carabiniere aggredito e a tutto il personale che opera quotidianamente negli spazi sanitari, ribadendo l’impegno delle istituzioni nella tutela della sicurezza in questi ambienti.
«Le strutture sanitarie devono essere luoghi protetti, dove si costruisce salute e non dove la violenza non può avere spazio.
«Come istituzioni abbiamo già intrapreso con decisione la via del potenziamento delle misure protettive: continueremo a lavorare per intensificarle ancora di più anche in ottica di prevenzione e promozione di un clima di rispetto e protezione all'interno degli spazi sanitari.»