Ilan Pappé e Noam Chomsky, «Palestina e Israele: che fare?»

Un libro chiaro, diretto e preciso nella esposizione di fatti e circostanze e lucido nell'individuare l'unica soluzione possibile e praticabile

Titolo: Palestina e Israele: che fare?
Autori: Ilan Pappé e Noam Chomsky
 
Traduttore: M. Zurlo
Editore: Fazi, 2015

Pagine: 224, brossura
Prezzo di copertina: € 16
 
 Descrizione  
Ha ancora senso oggi parlare di Palestina e Israele usando espressioni come «processo di pace», «soluzione a due Stati», «partizione»? Ha senso continuare con un vuoto dibattito politico, facendo il gioco dei sionisti e mantenendo lo status quo?
Le tesi di Noam Chomsky e Ilan Pappe raccolte in questo volume ruotano attorno all’idea che i tempi siano maturi per un cambio di rotta.
 
Indugiare sulla questione israelo-palestinese significa condannare all’oblio un’intera popolazione, perciò, secondo i due autori, bisogna denunciare la natura di paese colonizzatore di Israele, spingere la comunità internazionale a prendere una posizione ferma contro le sue politiche d’occupazione e, soprattutto, ragionare in funzione di un unico Stato multietnico, dove palestinesi e israeliani possano convivere nel rispetto reciproco dei diritti umani.
 
Si tratta di un nuovo approccio, i cui cardini scaturiscono innanzitutto dalla necessità di superare l’ipocrisia del lessico israeliano; non più «processo di pace», dunque, ma «decolonizzazione» e «cambio di regime».
Come scrive Pappe, c’è bisogno di «un nuovo discorso che analizzi la realtà invece di ignorarla», perciò «se si vuole superare la paralisi concettuale impostaci dalla soluzione a due Stati, chiunque sia nelle condizioni di farlo – a qualsiasi livello – dovrebbe proporre una struttura politica, ideologica, costituzionale e socioeconomica che valga per tutti gli abitanti della Palestina, non solo dello Stato di Israele».