Il gruppo consiliare PD commenta le affermazioni di Panizza

Panizza: «Prendo atto con soddisfazione che Rossi non rappresenti il pensiero del Partito Democratico»

Senza voler dare l'impressione di soffiare sul fuoco, pubblichiamo la dichiarazione del gruppo consiliare del Partito Democratico del Trentino sulle affermazioni del sen. Panizza riguardo a PD e autonomia, seguita dal commento che lo stesso interessato ha inviato alle redazioni a stretto giro di email.

 Partito Democratico 
Bene ha fatto in passato il sen. Panizza ad intervenire in parlamento rivendicando la gestione virtuosa e responsabile che dell’autonomia fanno le Province di Trento e di Bolzano.
E bene fa in questi giorni a stigmatizzare le parole anti-autonomiste del governatore della Toscana Enrico Rossi. È infatti nel pieno accordo di queste prerogative autonomiste che il Partito Democratico del Trentino ha condiviso la candidatura del sen. Panizza quale rappresentante dell’alleanza Italia bene comune per il collegio di Trento alle ultime elezioni politiche.
Meno apprezzabile invece, perché solo strumentale alla campagna elettorale in atto per le prossime elezioni amministrative, è la generica ed ambigua chiamata in causa di un PD «centralista», «irrispettoso», guidato da istinti «demagogici».
Basta richiamare il quotidiano impegno a difesa delle autonomie di Debora Seracchiani, vicesegretaria del PD, per dimostrare che Rossi non rappresenta il pensiero del Partito Democratico.
Ricordiamo infatti al sen. Panizza che l’accordo sottoscritto a Roma nell’autunno scorso, accordo che disciplinerà i rapporti finanziari tra la Provincia autonoma di Trento e lo Stato per i prossimi anni, non sarebbe stato raggiungibile solo con l’attivismo di un paio di singoli parlamentari, e s’è invece compiuto a seguito di un lavoro ben più ampio, che ha avuto come primi interlocutori il Partito Democratico del Trentino e il PD nazionale.
Questi sono i fatti con i quali si è difesa l'autonomia, e la dimostrazione che il Partito Democratico del Trentino è impegnato nella difesa dell'autonomia al pari delle altre forze politiche.
Come il sen. Panizza sa bene, senza la forza e la rappresentanza del PD del Trentino (fortunatamente in questi anni mai venuta meno) il baluardo dei partiti territoriali al quale il segretario del PATT allude, sarebbe un ben misero argine di fronte alla crescente vulgata che di tutte le autonomie tende a dare la medesima, negativa, lettura.
 
Partito Democratico del Trento
Gruppo consiliare provinciale
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 Sen. Panizza 
Prendo atto con soddisfazione del comunicato emesso dal Gruppo consiliare provinciale del PD, con il quale si dichiara «che Rossi non rappresenta il pensiero del Partito Democratico».
Non era e non è certo mia intenzione mettere in discussione il rapporto politico e amministrativo con il PD locale e nazionale e l’ho anzi sempre sostenuto con convinzione, a partire dalla mia convinta candidatura nel Collegio di Trento per il Centrosinistra autonomista fino al sostegno ai governi a guida PD che si sono succeduti a livello nazionale.
Ma ciò non implica che io debba accettare tutte le posizioni che emergono dal PD. Non possono negare, infatti, i rappresentanti del PD trentino, che in questi ultimi mesi si sta esagerando e non possiamo far passare sotto silenzio prima le iniziative legislative che ci vogliono accorpare al Triveneto, poi il referendum in Lombardia e adesso la posizione del presidente della Toscana che vorrebbe abolire le autonomie speciali.
A questo punto è necessario reagire e se, assieme agli autonomisti, scendono in campo anche gli amici Democratici io non posso che esserne contento e confermare una volta di più la bontà dell’accordo elettorale sottoscritto due anni fa a Roma e che, l’ho sempre riconosciuto, ha costituito la base politica che ha permesso la chiusura degli accordi tra le nostre autonomie speciali e il Governo nazionale.
Lette le dichiarazioni rassicuranti di oggi, confido che il PD trentino sarà al nostro fianco per dimostrare agli esponenti del PD degli altri territori che per noi l’Autonomia è un valore irrinunciabile, a qualsiasi livello.
 
Sen. Franco Panizza
Segretario Politico del PATT