L’autonomia del Trentino oggi – Di Mauro Marcantoni – 12
L’approvazione del «Pacchetto» di iniziative per il Trentino Alto adige
Il 30 novembre 1969, Moro e Waldheim firmarono a Copenaghen l’intesa conclusiva. Si decise che il Calendario operativo avrebbe preso avvio il 1° gennaio 1970.
A livello nazionale non restava ora che procedere all’attuazione di ogni singola misura all’interno dell’ordinamento italiano. Un passaggio che si sarebbe rivelato assai complesso.
Tra tutti i provvedimenti di attuazione, quello più rilevante riguardava la modifica del vecchio Statuto, con il quasi totale trasferimento delle competenze dalla Regione alle Province.
A seguito di questo cambiamento radicale, la Regione avrebbe continuato a esistere, ma con un ruolo ormai più simbolico che effettivo.
Tra le altre importanti innovazioni vanno annoverate l’abrogazione del sistema di finanziamento indiretto della Provincia a opera della Regione (sostituito dalla devoluzione di entrate erariali in misura adeguata «alle nuove competenze provinciali») e la legittimazione della Provincia a impugnare le leggi dello Stato e a sollevare conflitti di attribuzione nei riguardi dei provvedimenti amministrativi statali davanti alla Corte Costituzionale.
Un’ulteriore rilevante novità fu la tutela prevista dal Pacchetto a favore dei ladini della provincia di Bolzano, soprattutto in campo scolastico.
Con l’approvazione del Pacchetto e del connesso Calendario operativo, frutto dell’intesa tra Austria e Italia, la «lunga marcia» dei sudtirolesi, cominciata nel 1957 con il proclama del «Los von Trient», giunse così a una tappa decisiva.
Il traguardo della nuova autonomia era finalmente in vista.
Rielaborazione giornalistica dei contenuti del volume di Mauro Marcantoni STORIA, della Collana Abitare l’Autonomia - IASA Edizioni, Trento. |