Costa Crociere: un viaggio esclusivo al Festival di Sanremo?
Con tutto l’investimento fatto dall’armatore per il Festival, non è avanzato nulla per una scenografia che non sembrasse quella delle serate di liscio sulle tv locali
Dal 6 al 10 febbraio 2024, Costa Smeralda, una nave nuovissima diventata famosa per essere considerata una «smart city galleggiante», è stata protagonista della settimana più attesa della musica italiana.
Ancorata davanti a Sanremo, ha ospitato alcuni degli eventi legati alla 74ª edizione del Festival, trasformandosi in una sorta di «live social network» per interagire in diretta con il Teatro Ariston.
Unire il fascino del Costa Smeralda al glamour del Festival di Sanremo è stata un'idea commerciale audace e affascinante.
La nave si è vestita di uno scenario unico. Ogni sera, un enorme schermo a LED si è acceso sul fianco della nave per trasmettere frasi, saluti e messaggi luminosi per attirare l'attenzione del pubblico di Sanremo e i telespettatori a casa.
Il programma a bordo dal 3 al 7 febbraio è stato principalmente un viaggio nel tempo attraverso la storia della musica, grazie ai racconti del giornalista e critico musicale Ernesto Assante, che ha ripercorso 50 anni di pop e rock dagli anni Settanta al XXI secolo.
Ad arricchire le serate, il musical Smeralda, gli show di Enrico Brignano e le creazioni culinarie dello chef Bruno Barbieri e del Maestro Iginio Massari.
Nel palinsesto degli eventi in collegamento con il Teatro Ariston si sono esibiti i super ospiti come Tedua, Bresh, Bob Sinclar e Gigi D’Agostino.
Tuttavia, le tanto pubblicizzate partecipazioni live in collegamento TV hanno deluso, poiché circa 500 persone, principalmente giovani, su 6.000 a bordo hanno avuto accesso agli eventi, mentre gli altri hanno dovuto accontentarsi di guardare il Festival su display ledwall presenti a bordo.
Inoltre, la chiusura delle piscine per gli eventi del Festival e le code nei punti d’interesse hanno reso il soggiorno in nave meno confortevole.
Anche i servizi a pagamento, come la palestra, la spa, internet e le escursioni, hanno suscitato qualche disagio tra gli ospiti.
Per non parlare dei servizi, ad esempio nella cabina in bagno non viene fornita nemmeno la cuffia per capelli. Tutto ridotto all'essenziale nel rispetto della green economy.
Inoltre, il personale di bordo prevalentemente straniero parlava a malapena l’italiano.
Purtroppo, la professionalità nell’accogliere il cliente è stata nel complesso deludente, complice anche la tecnologia tramite App che non risultava efficientata dall’apparato organizzativo e gestionale della nave.
Nulla da dire invece sull’offerta gastronomica che nei 21 ristoranti abbondava l’eccellenza, con piatti firmati dallo chef Bruno Barbieri e con i calici delle bollicine Ferrari.
Durante il giorno, gli ospiti hanno avuto l'opportunità di sbarcare e esplorare Sanremo e i dintorni, con escursioni organizzate in luoghi come Dolceacqua, borghetto medioevale che ispirò Claude Monet, e Seborga, comune di 300 abitanti che custodisce archi in pietra e stemmi araldici degli antichi cavalieri Templari.
Invece, è stata piuttosto inadeguata l’escursione libera a Sanremo pomposamente definita «A caccia di Vip del Festival», resa impossibile dalle imponenti misure di sicurezza.
Raggiungere il teatro Ariston è stata un’impresa degna di Indiana Jones: tra cancelli metal detector, impiegati della sicurezza, gente di qualsiasi età ammassata da ore lungo le transenne in attesa di scattare qualche fotografia ai vip.
L’impressione è che i tempi della «Dolce Vita» siano finiti.
I prezzi delle crociere variavano da 1.099 euro a persona per un soggiorno di 9 giorni e 8 notti, a 449 euro per un pacchetto di 5 giorni e 4 notti, includendo la pensione completa, bevande alcoliche-analcoliche illimitate e spettacoli/eventi a bordo su prenotazione.
Unire la crociera al glamour del Festival di Sanremo è stata un'ottima iniziativa; peccato che non tutti gli ospiti abbiano avuto la stessa opportunità di godere dell'atmosfera generata dagli eventi collegati al festival come annunciato nel sito della Costa.
Nadia Clementi – [email protected]