Dalla Berlinale al Film Festival della Lessinia, da domani 19 agosto
Si apre con un evento speciale la 23ª edizione della manifestazione veronese. A Bosco Chiesanuova al via le prime visioni delle opere in Concorso
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Un’anteprima italiana inaugura domani, sabato 19 agosto, la ventitreesima edizione del Film Festival della Lessinia.
La rassegna cinematografica internazionale in programma a Bosco Chiesanuova (Verona) fino al 27 agosto, alle 18, illumina il grande schermo del Teatro Vittoria su una storia ambientata nel 1821, in Brasile, tra le montagne della Diamantina.
Si tratta di Vazante (Brasile, Portogallo 2017), presentato alla Berlinale e in Lessinia per la prima volta in Italia.
È uno dei 56 film, provenienti da 31 Paesi, in cartellone quest’anno alla manifestazione veronese di cui è direttore artistico Alessandro Anderloni.
Il lungometraggio, diretto dalla regista Daniela Thomas, è ambientato negli anni che precedono l’indipendenza dal Portogallo e l’abolizione della schiavitù.
Film sperimentale e suggestivo, sceglie la fotografia in bianco e nero per inquadrare i paesaggi e i primi piani dei volti dei protagonisti, orchestrando dialoghi rarefatti in un impianto sonoro che si basa su una struttura rigorosamente realista.
Il rude Antonio ha chiuso con le miniere per dedicarsi ad allevamento e commercio di bestiame.
Dopo aver appreso che sua moglie è morta durante il parto, decide di sposare la nipote dodicenne della defunta.
Moglie-bambina che, una volta partito per le spedizioni commerciali, lascia con i suoi schiavi, nella desolata solitudine di una grande casa in mezzo alla foresta, a fronteggiare pregiudizi e violenze.
La piccola troverà conforto nell'amore di un coetaneo, che porterà tuttavia a un drammatico e inevitabile epilogo.
Concorso
Il Film Festival, forte del rinnovato sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Veneto, prosegue la sua ricerca attraverso gli sguardi gettati sugli altipiani di tutto il globo, dal documentario alla narrazione pura, anche ragionando sulla contaminazione di tali prospettive.
Dai paesaggi brasiliani, alle 21, ci si sposta sulle Alpi. Primo film in concorso è Lana.
Wool is in the air – La lana è nell’aria (Svizzera 2016) nelle cui immagini la regista indipendente svizzera Susanna Fanzun descrive un bene prezioso che oggi vive un momento di interessante scoperta.
Grazie alla conoscenza e alla fantasia, all’arte e allo studio, la lana è una risorsa dai molteplici utilizzi.
La seconda proposta cinematografica in competizione accompagna lungo la cordigliera delle Ande, nella Patagonia cilena, dove da secoli si tramanda un’antica leggenda secondo la quale avventurieri, galeotti e fuggiaschi costruirono una Città d’Oro.
Ne La ciudad perdida – La città perduta (Cile 2016) il regista e produttore Francisco Hervé conduce della perduta Città dei Cesari: pretesto per scoprire ambientazioni magiche, dove le vette vertiginose precipitano verso il mare, offrendo scorci sublimi e meravigliosi; e i radi villaggi isolati sono abitati da persone altrettanto uniche, divise tra il miraggio del vivere in un luogo di armonia e la grama realtà, in cui i territori cadono a lembi nelle mani di voraci investitori esteri.
Programma di sabato 19 agosto.